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TORINO-MILAN: Cerci, ritorno al futuro

Lorenzo Romagna

Sabato sera, contro la sua ex squadra, Alessio Cerci dovrebbe partire dal primo minuto. Un'occasione da non perdere per l'ex esterno granata...

Mihajlovic e Galliani ci stanno provando in tutti i modi, mentre Berlusconi né è già sicuro: "Contro il Torino sarà un altro Milan". Ma adesso il tempo delle chiacchiere e delle promesse sembra essere terminato, perché sabato si tornerà a giocare. E i tifosi, così come gli addetti ai lavori, vogliono vedere il vero cambiamento. Solo, e soltanto, con i fatti. Proprio per questo, il tecnico rossonero, nonostante le assenze dei giocatori impegnati con le rispettive Nazionali, in queste due settimane sta cercando di lavorare molto sodo. Anche perché sa che la soglia di errore è diventata troppo fina. Con il patron Berlusconi pronto a scaricarlo al prossimo scivolone.

Senza troppi giri di parole, sconfitte come quelle contro il Napoli non possono ma - soprattutto - non devono più verificarsi. Tanto che Torino, secondo molti, potrebbe già essere l'ultima spiaggia per l'allenatore serbo. E molto dipenderà dal risultato, ma non solo. Perché il numero uno rossonero vorrà vedere anche una squadra determinata e padrona del gioco. Richieste non semplicissime da accontentare, dunque. Ma Mihajlovic, lo ha fatto capire in questi mesi, non è il classico tipo che si tira indietro. Anzi.

Così, per la sfida di sabato sera, l'allenatore milanista sarà pronto ad apportare diverse modifiche. A partire dal modulo, come più volte ripetuto. Sarà 4-3-3 o 4-4-2, con il primo che, ad oggi, sembra essere favorito. Entrambi potrebbero offrire un'occasione d'oro per Alessio Cerci, uno dei pochi esterni in rosa. Con ogni probabilità, contro il Torino del suo maestro Ventura, mister Mihajlovic lo schiererà titolare. In uno degli appuntamenti più propizi di stagione, considerando che tornerà a giocare dal primo minuto nello stadio e contro la squadra che lo hanno reso grande.

Un'occasione, insomma, da non sprecare. Anche perché, dopo le innumerevoli bocciature con Inzaghi e le prime panchine con Mihajlovic, avrà la vera occasione di mettersi in mostra. E, magari, dimostrare a tutti che è tutt'altro che un giocatore finito. In primis proprio al tecnico serbo, che potrebbe iniziare a puntare sull'ex granata, ma soprattutto al Milan. Il prossimo giugno il suo prestito scadrà e, se il giocatore dovesse continuare a non convincere i vertici rossoneri, sarà costretto a preparare le valigie per tornare nuovamente in Spagna. In un campionato dove non ha trovato proprio le migliori fortune.