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archivio2015
Ancora qualche partita, tre per l'esattezza, contro Sassuolo, Torino ed Atalanta, poi la fallimentare stagione 2014-2015 passerà ufficialmente in archivio. E sarà già tempo di pensare, davvero, al futuro che attende il club, in procinto di passare parzialmente in mano asiatica. Nel giro di un mese, il quadro della situazione in casa Milan sarà nettamente più chiaro, e si potrà finalmente capire nello specifico quali saranno le strategie, economiche e tecniche, dell'anno venturo.
Ad oggi, venerdì 15 maggio, l'unica certezza sembra essere la mancata conferma di Filippo Inzaghi sulla panchina del Milan. L'allenatore, che ha clamorosamente toppato alla sua prima esperienza da tecnico nel calcio professionistico, risolverà il suo contratto che lo legherebbe alla società di Via Aldo Rossi per un altro anno ancora ed andrà a crescere altrove. Con l'auspicio, sentito, che un giorno magari le strade di Inzaghi e del Milan possano ritrovarsi. Sempre ad oggi, 15 maggio, sono stati accostati al Milan almeno una decina di papabili nuovi allenatori, qualcuno sicuramente probabile, altri decisamente meno possibili. Alcuni rappresentano delle utopie. Ma con i nuovi investitori alla porta, chissà che qualcosa non possa davvero cambiare da qui ad un mese.
Analizziamo nel dettaglio la questione del toto-allenatore fino a questo momento. Il grande favorito sembra essere il tecnico del Siviglia, Unai Emery, vincitore dell'Europa League nella scorsa edizione e finalista anche quest'anno. Nonostante la giovane età, Emery ha già notevole esperienza in campo internazionale, fa giocare molto bene le sue squadre, e predilige degli organici ricchi di giocatori di talento. Non rinnoverà con il Siviglia, piace molto a Silvio Berlusconi, ad Adriano Galliani e pure a Bee Taechaubol: percentuale di approdo a Milano, 25%. In seconda battuta, troviamo Sinisa Mihajlovic, allenatore della Sampdoria, il cui divorzio dal club di Ferrero appare ormai certificato. Sembrava dovesse prefigurarsi un duello con il Napoli per il serbo, ma ora sotto il Vesuvio è più saldo Rafa Benitez. Mihajlovic piace per la sua grinta, il suo carattere, e per il pragmatismo della sua Samp: percentuale di approdo a Milano, 20%. Subito dietro la coppia Emery-Mihajlovic, si colloca Maurizio Sarri, artefice del miracolo Empoli, il quale inizialmente sembrava essere il prescelto ma che oggi appare in discesa nel borsino del toto-allenatore. Sarri, forse, esprime poco 'appeal mediatico', ma, senza dubbio, è un maestro di calcio: esperto di tattica, attento alla cura dei particolari, stratega sui calci piazzati, valorizza i giovani atleti e li fa rendere al meglio. Anche in questo caso, la percentuale che si sieda sulla panchina del Milan si attesta intorno al 20%.
Un gradino sotto il podio, troviamo Jürgen Klopp, che lascerà dopo sette stagioni la conduzione tecnica del Borussia Dortmund. 'Kloppo' non ha bisogno di presentazioni: ha vinto, tanto, in Germania, interrompendo per 3-4 stagioni l'egemonia di successi del Bayern Monaco, strabiliato in Champions League, e lanciato gente inizialmente sconosciuta e, che oggi, porta i nomi di Robert Lewandowski, Mario Götze e Marco Reus. L'ipotesi di un suo arrivo non è poi così peregrina, soprattutto nell'eventualità in cui i soci investitori volessero investire pesantemente a partire dall'allenatore. Percentuale di approdo a Milano, 15%. Il restante 20% è equamente diviso tra il tecnico portoghese del Benfica, Jorge Jesus, quello del Porto, Julen Lopetegui, Vincenzo Montella della Fiorentina (sulla cui testa 'pende' una clausola di rescissione del contratto di ben 7 milioni di euro) ed il sogno Pep Guardiola. Ma i sogni, a volte, possono anche realizzarsi all'improvviso.
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