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Il Milan ha vinto il Trofeo TIM, vincendo 2-1 il derby contro l'Inter grazie alle reti di Andrea Bertolacci e Carlos Bacca e, successivamente, pareggiando 1-1 contro il Sassuolo, in virtù delle reti di Alfred Duncan per i neroverdi e di Antonio Nocerino per il Diavolo. Ai rigori, poi, la vittoria del Milan. Nella sfida contro gli emiliani, però, qualche giocatore utilizzato da Siniša Mihajlović ha particolarmente deluso le attese. Ecco quali:
3) Alessandro Matri: lento, statico, talvolta pachidermico. L'enorme mole non gli consente di entrare in forma presto, ma queste giustificazioni possono essere ritenute valide nel mese di luglio: a dieci giorni dall'inizio del campionato, ed a cinque dalla Coppa Italia, no. Con tutta probabilità resterà al Milan per mancanza di offerte, è certo però che sembra un po' avulso dagli schemi di Mihajlović: sempre in ritardo sul pallone, costantemente anticipato dal suo diretto marcatore, scarso feeling con il compagno d'attacco Alessio Cerci. Nella sfida contro il Sassuolo, viene facilmente triturato dai centrali neroverdi, non riuscendo ad approfittare nemmeno dei suggerimenti di un finalmente ispirato Suso.
2) Mattia De Sciglio: non eccelso nei 45' giocati a destra contro l'Inter nel primo incontro del Trofeo TIM, maluccio nei 22' più recupero giocati della gara contro il Sassuolo. Dalla sua parte, Berardi fa il bello ed il cattivo tempo. Tempi grami per quello che, una volta, veniva definito l'erede di Paolo Maldini: deve riprendersi, ed in fretta, se non vorrà vedersi scavalcato, nelle gerarchie del tecnico, anche dallo scalpitante Davide Calabria.
1) Riccardo Montolivo: il capitano milanista non riesce proprio ad ingranare. Il brutto infortunio, ormai, dovrebbe essere alle spalle. La triste stagione passata alle dipendenze di Filippo Inzaghi, anche. Eppure, colui il quale dovrebbe, per tecnica e qualità individuale, 'accendere' le trame di gioco rossonero, continua pericolosamente a latitare. Se nella prima sfida contro l'Inter l'allenatore aveva preferito schierare De Jong nel ruolo di regista basso, decide di affidarsi a Montolivo per la sfida decisiva contro il Sassuolo: l'ex Fiorentina viaggia a ritmi compassati, crea poco e soffre la vivacità dei pari ruolo in maglia neroverde. Deve necessariamente ritrovarsi: il mercato può portare in dote ai rossoneri colui il quale potrebbe facilmente soffiargli il posto in squadra. Sbaglia anche il calcio di rigore che avrebbe potuto costare il Trofeo TIM ai rossoneri.
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