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George Weah, ex attaccante del Milan e della Nazionale liberiana, vinse il Pallone d'Oro esattamente 20 anni fa, il 27 dicembre 1995. Ai microfoni di 'Fifa.com', Weah, sottolineando il suo orgoglio per aver difeso la bandiera della sua Liberia, del suo paese e della sua gente, ed il suo rammarico per non aver mai giocato un Mondiale, ha provato a spiegare come fece a vincere quell'ambito premio individuale: “Quando ho iniziato, il mio sogno era quello di giocare a calcio a livello professionale, non volevo vincere il Pallone d'Oro o Fifa Player of the Year. Giocavo per amore di questo sport – ha confessato Weah -. Poi vincere premi è stato molto speciale. Penso che sia stato il riconoscimento per tutto il lavoro che ho fatto nel corso degli anni. Ne sono particolarmente orgoglioso perché penso che sia stato importante per il mio paese”. Weah ha concluso la sua intervista parlando della sua filosofia di vita: “Qualunque cosa tu faccia nella vita, devi farlo con impegno e costanza: questo è stato il mio approccio quando giocavo a calcio e questo è il mio approccio oggi che faccio politica. Mi impegno ad aiutare il mio popolo e il mio paese, così come mi impegnavo ad aiutare la mia squadra quando ero un giocatore. Lo sport è importante per la gente, può aiutare le persone. Io sono dove sono oggi grazie al calcio e ora voglio restituire qualcosa alla gente della Liberia”.
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