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Sondaggio – Abbiati, la nuova bandiera di Fassone. Vi piacerebbe?

Stefano Bressi

Umile, attaccato alla maglia, con forte personalità e poche pretese. Abbiati potrebbe essere il nome nuovo. Ieri Galliani gli ha lanciato la volata.

È finita un'era in casa Milan. Questa stagione passerà alla storia come quella del passaggio di proprietà da Silvio Berlusconi ai cinesi. Dopo trent'anni il Diavolo cambia pelle. La storica dirigenza, che comunque aveva perso pezzi negli ultimi anni, lascerà la scena a Marco Fassone, che ricoprirà la carica di amministratore delegato e direttore generale, e Massimiliano Mirabelli, che sarà invece il direttore sportivo. Due uomini di calcio, con tanta esperienza in altri club, ma che hanno in comune un recente passato interista.

Questo dettaglio a buona parte della tifoseria milanista proprio non va giù. A sottolineare questo aspetto, però, non sono solo i supporters rossoneri, ma anche degli ex componenti del Milan. Ad aprire le fila è stato Demetrio Albertini, che su Twitter ha pubblicato un breve, ma incisivo messaggio: "Io non sono interista". Passare da Adriano Galliani, che sì da ragazzo aveva una piccola passione per la Juventus (la sua squadra del cuore era il Monza), ma era ormai diventato il tifoso rossonero per eccellenza, a due dirigenti che probabilmente incarneranno al massimo la figura del professionista, senza lasciar spazio alle emozioni e alle reazioni "di pancia" a cui ha abituato Galliani, non è certo facile.

Avendo avvertito questo malcontento, i nuovi proprietari, ma anche lo stesso Fassone, avevano optato per inserire in società una Bandiera, un grande ex che potesse mantenere all'interno del club quella passione per i colori che altrimenti sarebbe sparita. Proprio Albertini sembrava inizialmente essere uno dei possibili candidati, ma con quel tweet si è praticamente auto-escluso. Sono seguite settimane ricche di ipotesi e di nomi, fino ad arrivare alla presa di posizione di Paolo Maldini, che era stato scelto, ma ha rifiutato. Il motivo è ormai noto: non pensava di poter avere alcuna funzione pratica inserito in una dirigenza in cui alla fine a decidere sarebbe stato sempre il duo Fassone-Mirabelli. Da quel momento non si è più concretamente parlato di bandiera in società.

Il problema iniziale, quello della mancanza di una figura con la pelle rossonera, però resta. Possibile che se ne ritorni a parlare dopo il closing e tra i nomi nuovi spicca quello di Christian Abbiati. L'ex portiere rossonero potrebbe davvero essere il profilo perfetto per questa funzione. Il suo carattere non l'ha mai portato a porsi al centro dell'attenzione, anche quando ne avrebbe avuto tutti i motivi. Ha sempre saputo riconoscere i propri errori e soprattutto è un tifoso rossonero vero, di quelli puri. Inserirlo in società significherebbe avere un filo diretto con lo spogliatoio, anche perché è passato davvero poco da quando ha lasciato il calcio. Abbiati potrebbe far capire sia a chi indossa la maglia, sia a chi gestisce la società, l'importanza di questi colori. Perché se è vero che non cerca attenzioni, è altrettanto vero che la personalità non gli manca. Lo ha dimostrato quando ha attaccato Carlos Bacca lo scorso anno per essere uscito dal campo con stizza, ma anche in tante altre occasioni. È stato l'ultimo superstite del blocco ancelottiano a ritirarsi. Potrebbe non pretendere troppo in società, ma la sua presenza potrebbe essere importantissima. Ieri Galliani ha lanciato l'idea, chissà se Fassone la raccoglierà.

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