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Allenatore e società: Berlusconi vuole cambiare tutto

Edoardo Colombo

Berlusconi vorrebbe stravolgere tutto, ma c'è chi lo tiene calmo sul fronte allenatore. Serve denaro fresco, da qui passa il futuro del nuovo Milan

Tutti si chiedono: cosa ne sarà del vecchio Milan? Se la Coppa Italia non verrà alzata al cielo, allora anche quest’annata sarà da gettare nel cestino. Perché qui, in Via Aldo Rossi, c’è bisogno di creare un progetto finalmente competitivo. E’ la mancanza di ambizioni che preoccupa. E’ la mancanza di quell’atmosfera magica che s’inalava un tempo. E’ la mancanza della voglia di investire, la mancanza di regalare ai tifosi un grande colpo. Si, è una mancanza continua.

Programmazione, lungimiranza, strategia: qualità ignote al club di Via Aldo Rossi, con buona pace del povero Sinisa. Ma la dirigenza, figuratevi, non è in discussione. A venir sacrificato, paradossalmente, sarà proprio il tecnico serbo. Mihajlovic, fino alla fine, dovrà lavorare con le parche risorse a disposizione; navigando da solo, abbandonato al suo scontato e triste destino. Il mancato successo con la Lazio ha contribuito ad allontanare l’ex Inter dalla panchina rossonera. «Se Mihajlovic resta? Il Milan deve ancora concludere la stagione e alla fine decideremo cosa fare . Devo dire che sono deluso dal gioco messo in campo dal Milan quest'anno, spero che la situazione possa cambiare in queste ultime gare». Tuona così, Silvio Berlusconi, qualche ora dopo il pareggio con i laziali. Ma un cambio di panchina potrà davvero restituire al Milan il suo DNA?.

L’allenatore non è il colpevole. Colpevole, invece, sarebbe la voglia di non imparare. Questa e molte altre. Per esempio: basterebbe sapere la strada che la società vorrà percorrere, quali soluzioni adottare per ricostruire il gruppo, per invertire il trend negativo che ha dilapidato l’orgoglio rossonero. Ci sta provando la cugina Inter, l’ha saputo fare la Juventus del dopo Calciopoli. Il Milan è un bimbo capriccioso, bisognoso di attenzioni. Questo bambino bisognerà farlo crescere, anche viziarlo, consolidarlo nel tempo. E’ così difficile?