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AMARCORD – Il Diavolo, la smorfia e la maledizione Berardi

Domenico Berardi Sassuolo
Il 12 gennaio 2014, Domenico Berardi affossò il Milan con una tripletta. Quando vede rossonero, l'attaccante del Sassuolo segna. Un taboo da sfatare

Daniele Triolo

Quando un toro vede il rosso impazzisce. Quando Domenico Berardi vede rossonero segna. In 5 partite ha bucato 8 volte la rete del Milan. L'ultima nella gara di andata, il giorno dell'esordio di Gianluigi Donnarumma: una punizione che non ha lasciato scampo al baby portiere di Sinisa Mihajlovic. Sinistro velenoso e palla dritta all'incrocio. Gol magnifico ma inutile: il Sassuolo esce sconfitto da 'San Siro'. Ma, risultato a parte, il Milan rappresenta per l'attaccante calabrese la sua miglior serata di sempre da calciatore.

Mapei Stadium, 12 gennaio 2014. I rossoneri sono avanti 2-0. Pensano di avere la partita in pugno. Non sanno che a breve il rettangolo di gioco diventerà un tavolo da bisca. Sì, perchè Berardi cala il poker. Ribalta Milan e risultato. Berardi segna in tutti i modi: scartando Christian Abbiati, in girata, di piatto. Ogni tiro è un gol. E quando la palla non sembra destinata in porta, ci pensa la gamba di Daniele Bonera a correggere la traiettoria. Morale della favola: 4 reti in meno di mezz'ora che rendono vano il gol di Giampaolo Pazzini nel finale. Quattro gol che valgono 3 punti fondamentali per la salvezza della squadra di Eusebio Di Francesco.

Ma non è finita qui. L'anno successivo Sentenza Berardi colpisce ancora. A 'San Siro' non scrive il suo nome sul tabellino marcatori, ma confeziona due assist per Nicola Sansone e Simone Zaza che valgono il primo (storico) successo del Sassuolo alla Scala del Calcio. Berardi però non s'accontenta. Ha un conto aperto con il Milan. Infatti nella gara di ritorna incorna altre 3 volte i rossoneri: prima con un tiro dai 25 metri che fa fare una pessima figura a Diego López, poi di esterno sinistro, la specialità della casa, e poi di punta su suggerimento di Antonio Floro Flores. Totale 8 gol. Forse non è un caso. Nella smorfia napoletana l'8 è il numero che rappresenta la Madonna. Un vero incubo per il Diavolo. E per i suoi tifosi.

Mariano Messinese

Twitter: @MarianoWeltgeis

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