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Ancelotti: “Finita l’era Berlusconi. Al Bayern aria da Milan”

Stefano Bressi

Ancelotti ha parlato del Milan che sta diventando cinese dicendo sia la fine della grande era di Berlusconi. Il tecnico si augura i rossoneri tornino grandi

Quando parla di Milan, Carlo Ancelotti, lo fa sempre con il cuore in mano. Ai microfoni di Radio Anch'io Sport ha toccato l'argomento della cessione societaria, oltre a molti altri. L'intervista è partita parlando della Nazionale e di un suo possibile futuro da CT: "Chi lo sa, mi diverte molto il quotidiano con la squadra. Lavorare ogni giorno con i giocatori è il mio desiderio più grande. Lavorare tre volte all'anno con la squadra non mi alletta, ma magari invecchiando... Ultimamente mi sono autoescluso da qualche club per questioni di storia, ma in Italia tornerei. Non credo andrei mai in Cina, mi trovo bene in Europa. I cinesi stanno comprando un po' ovunque, non solo le squadre italiane. Il campionato lì è ancora molto indietro. È un problema di organizzazione della Federazione".

Poi si passa all'argomento Milan: "Il passaggio ai cinesi è la fine di un ciclo, il ciclo del grande presidente Berlusconi. C'è la tendenza a dimenticare cosa Berlusconi ha fatto nel calcio, nel Milan in particolare. Rimane un ciclo irripetibile, non solo per il Milan. C'è una nuova proprietà, speriamo e mi auguro che abbiano la conoscenza, la voglia e l'entusiasmo per riportare il Milan ad alti livelli. Per farlo l'aspetto economico è di primaria importanza".

Infine un paragone particolare: "Il Bayern è una grande società con un'ottima organizzazione. È guidato da ex giocatori e questo fa un po' la differenza. È una società a conduzione familiare, un bell'ambiente. È lo stile di questa società. È po' l'ambiente che si respirava al Milan".

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