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Ancora Tassotti: “Spero che Berlusconi resti, e ben vengano i giovani”

Mauro Tassotti Milan
Ha salutato il Milan dopo 37 anni: Mauro Tassotti è ormai diretto verso l'Ucraina. Prima però ecco l'ultima intervista italiana, dove riavvolge la carriera

Luca Fazzini

E' arrivato il momento dell'addio per Mauro Tassotti, che lascia il Milan dopo 37 anni. L'ormai ex rossonero ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport, parlando di Shevchenko, suo prossimo collega, e dell'addio al Milan. Oltre a ciò, ecco anche alcuni ricordi: "I più belli sono la prima Coppa dei Campioni, l'ingresso a San Siro per la festa del mio primo scudetto e la mia ultima partita a San Siro, contro il Cagliari: giocai a centrocampo".

Sul ruolo di osservatore: "Quando mi è stata fatta la proposta lo scorso anno ero incuriosito. In realtà si è rivelata meno interessante di quanto pensassi. Io volevo, e voglio, allenare. Andavo in giro ogni weekend, osservavo i ragazzi e consegnavo una relazione al ds Maiorino e a Galliani. Il problema è che dei 20-25 ragazzi che abbiamo in prestito, nessuno - esclusi Matri e Paletta che però non sono giovani - è pronto per tornare".

Sui giovani: "Fare una squadra di soli giovani è difficile. Ma ben vengano i Calabria, i Locatelli e i Donnarumma: serve un mix. Romagnoli ha fatto capire che può ricoprire quel ruolo per i prossimi 10 anni".

Su Berlusconi: "Un presidente migliore non si può avere. Gli voglio bene, ma gli anni passano per tutti e dopo un po' bisogna prendersi delle scelte. In cuor mio però spero che non molli e che resti al suo posto".

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