'La Gazzetta dello Sport' in edicola questa mattina ha definito il centravanti colombiano del Milan, , come “l'uomo delle finali”: negli ultimi due anni, ha conquistato due Europa League consecutive e, pertanto, è uno dei pochi uomini nella rosa rossonera a sapere come si fa a vincere un trofeo. Nel 2014, nella finale contro il Benfica allo 'Juventus Stadium', segnò uno dei rigori della vittoria del Siviglia; lo scorso anno, poi, a Varsavia, realizzò una doppietta contro il Dnipro.
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Bacca, l’uomo delle finali, studia un’altra beffa per Neto
Bacca è l'uomo a cui il Milan, e Cristian Brocchi, si affidano per alzare nel cielo dell'Olimpico : a molti, il 'Peluca' non piace, perché spesso tecnicamente ruvido, incapace di proteggere il pallone, e volentieri finisce per terra al minimo contatto. Ma sotto porta è spietato, o quasi: 20 gol realizzati in stagione (18 in Serie A e 2 in Coppa Italia), e, dietro di lui, il vuoto, considerando che il secondo miglior marcatore del Milan è , fermo a quota 8 dallo scorso 27 febbraio.
Altre 'chicche' di Bacca: è l'attaccante più prolifico del dopo Zlatan Ibrahimovic (quindi degli ultimi quattro anni), ha toccato il muro dei , tra Bruges, Siviglia e, appunto, Milan, ed è il giocatore più utilizzato della rosa rossonera, con 3.454 minuti distribuiti in 42 presenze. Bacca, infine, sa già come si segna a Neto: nella semifinale di Europa League 2015 tra Siviglia e Fiorentina, il colombiano andò in rete al 'Franchi' proprio contro il rivale di questa sera.
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