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Bacca: sei gol, ma zero gioco. Il colombiano preoccupa il Milan

Stefano Bressi

I numeri realizzativi di Bacca sono simili a quelli di un anno fa, anche se è a secco da cinque partite. I dati, però, dicono che è meno coinvolto.

Sono serviti due mesi circa affinché il problema diventasse evidente. Strano, però, che stia emergendo proprio quando i risultati del Milan sono migliori. In realtà le vittorie non solo non lo nascondono, ma lo evidenziano. Il problema è legato a Carlos Bacca. Il colombiano sembra sempre più esterno al gioco del Milan, tutt'altra situazione rispetto a inizio stagione, quando ha collezionato sei gol in sette partite. Adesso, invece, è totalmente estraneo alla manovra. A Palermo ha toccato solo 15 palloni in 79 minuti e nessuno di questi è stato in area. Contro il Pescara ne ha toccati 22 in 84 minuti. A Genova 18 in 58 minuti. Di norma Bacca è un cecchino non appena tocca un pallone, ma adesso sembra stia trovando alcune difficoltà.

Il punto, però, non è questo. La Gazzetta dello Sport ha confrontato le prime dodici giornate di un anno fa con quelle attuali e ne ha ricavato alcune cose interessanti. Non è infatti il caso di prendersela troppo per l'astinenza da gol: anche se è a secco da un po', a questo punto della stagione un anno fa aveva realizzato lo stesso numero di gol, 6. L'anno scorso li ha realizzati in cinque partite, quest'anno in quattro. Alla fine l'anno scorso ha chiuso con 18 gol, diventando il terzo miglior cannoniere del campionato.

Il problema, dunque, non è l'astinenza, che può capitare. Il vero limite di Bacca è l'integrazione nel gioco della squadra. Già in estate, tuttavia, si sapeva che Bacca non fosse esattamente il tipo di giocatore dalle caratteristiche che piacciono a Vincenzo Montella. L'Aeroplanino ha tentato di cambiare El Paluca, dicendogli di entrare nell'ottica del dialogo, di proporsi, di fare più movimento. Non facile per uno che è da sempre abituato a essere solo un finalizzatore. Montella ovviamente non vuole che non lo sia più, ma gli ha spiegato che il pallone potrebbe finirgli tra i piedi in molti modi diversi. Le lezioni sembrava funzionassero, Milan-Torino è stato uno spettacolo. Poi, piano piano, Bacca è tornato a seguire l'istinto. Non è una colpa o inadeguatezza, semplicemente è il suo tipo di gioco. Quando Montella lo ha messo "in castigo", è successo perché il colombiano si è lamentato di non essere servito a dovere. Il tecnico gli rispose che si sarebbe dovuto far vedere di più.

Lo scorso anno il bomber di Barranquilla era molto più coinvolto nella manovra offensiva rossonera. In questa stagione ha toccato il pallone addirittura 100 volte in meno, ha creato la metà delle occasioni e ha fatto meno della metà delle sponde, 3 cross effettuati contro i 10 dell'anno scorso e anche i passaggi riusciti sono di meno. Solo il numero di tiri in porta è diverso, leggermente superiore quest'anno. C'è chi lo vede già pronto a partire a gennaio, ma l'ipotesi appare difficile. Anche perché l'agente ha detto che per ora è felice in rossonero.

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