archivio2016

Balotelli finalmente col giusto spirito: c’è speranza

Lorenzo Romagna

Mario Balotelli ha provato a riaccendere le speranze della società rossonera. Ieri, contro l'Atalanta, l'attaccante è entrato bene in partita. Ora c'è bisogno di continuità

"", un commento obiettivo e sarcastico quello che l’edizione odierna de ‘La Gazzetta dello Sport’ riporta sulla prestazione contro l’Atalanta di Mario Balotelli. Una barzelletta? No, stavolta è tutta realtà. Il match disputato dall’ex Inter e Manchester City, seppur per 37 minuti, è stato più che positivo. E non è un caso se per la rosea è stato uno dei pochi a meritarsi la piena sufficienza.

No, tranquilli. Non scriveremo nessuna frase del tipo 'Mario Balotelli è finalmente cambiato', 'E’ un altro Balotelli'. O cose del genere, tanto per intenderci. Ma certamente qualche dubbio, Super Mario, questa volta l’ha sollevato. Pochi giorni fa era stato chiaro. Non solo con Mino Raiola, suo agente fidato, ma anche con se stesso. "Nelle ultime otto partite darò tutto per convincere il Milan a riscattarmi e conquistarmi un posto per l’Europeo", . A partire proprio dall’Atalanta. E così ha dato l’impressione di fare.

Quello di ieri è stato un Balotelli più combattivo e meno triste. Triste, si. Perché l’attaccante che è tornato in questa stagione al Milan è sembrato essere così. Tanto da costringerci - si fa per dire - anche a scrivergli una lettera () sul perché di questa sua velata tristezza. Ma se è vero che Roma non fu costruita in un giorno, è pur vero che lo stesso giorno non può bastare per dimenticare le prestazioni deludenti fino ad oggi del giocatore di proprietà del Liverpool.

Allora non resta altro che lavorare duramente. Adesso più che mai. Proprio come piace a Sinisa Mihajlovic, : "Balotelli e Menez? Non dipende da me, ma da loro. Durante la settimana devono farmi vedere che danno tutto e anche quando avranno degli spezzoni. Altrimenti staranno in panchina o in tribuna". ‘Panchina o tribuna’ appunto… posti un po’ scomodi per due giocatori che non hanno raggiunto ancora la soglia dei 30 anni.

Il lume della speranza nel cuore dei tifosi e in quello della società rossonera, ieri, Balotelli ha provato a riaccenderlo. Ma ora ci sarà bisogno di costanza, continuità. I 594 minuti, conditi da tre reti, disputati fino ad oggi non possono bastare. Per meritarsi la conferma al Milan e magari - perché no - una clamorosa chiamata di Conte in Nazionale c’è bisogno di ben altro. Balotelli lo sa bene. Soprattutto per non rischiare di vedersi catapultato, nella prossima stagione, in qualche campionato cinese. Ricco, certo. Ma da un livello non consono alle potenzialità, mai dimostrate a pieno, da Super Mario.