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BALOTELLI parte in svantaggio, ma avrà un’altra chance

Daniele Triolo

Mario Balotelli, contro il Genoa, ha deluso ed ora deve scalare le gerarchie: al Milan, però, potrà essere ancora molto utile in vista delle ultime gare

Domenica pomeriggio, contro il Genoa, quando si è trattato di difendere i tre punti, l'allenatore del Milan, , al posto di Carlos Bacca, preferendolo ai difensori Cristián Zapata, Davide Calabria e Stefan Simić, per tenere alta la squadra, al centrocampista Manuel Locatelli, ancora molto giovane, ed anche ai compagni di reparto Kevin-Prince Boateng e Luiz Adriano, più portati alla lotta rispetto a SuperMario.

Eppure, così come sottolineato stamattina da 'La Gazzetta dello Sport', , esploso con un eloquente “chi non lotta fino al 94', non mette più piede in campo, ma ho sbagliato io”: Balotelli ci ha messo del suo, passeggiando per il campo, e lasciando, di fatto, la squadra con un uomo in meno nelle concitati fasi finali del match, quando il Genoa, oltre ad essere andato in rete con Alessio Cerci, stava provando il tutto per tutto per pervenire ad un insperato pareggio.

“Non faccio nomi, loro sanno a chi mi riferisco”, ha poi sentenziato Mihajlovic nel post partita più caldo ed infuocato degli ultimi tempi, , che, per la società, farà ancora in tempo ad essere utile al gruppo ed a ribaltare l'attuale giudizio dell'allenatore. Sul piano comportamentale, infatti, “è da 10”, come aveva dichiarato prima della partita contro il Genoa l'amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani: soltanto che, oltre a non farsi notare più per le bizzarrie extra-calcistiche, Balotelli, adesso, non si fa notare più nemmeno per quello che fa sul terreno di gioco.

La botta presa contro il Genoa, negli ultimi istanti del match di domenica, . Per il Milan, comunque, Balotelli potrà essere ancora utile nelle tredici gare che chiuderanno il campionato e, magari, anche in Coppa Italia, dove, con un suo calcio di rigore, ha deciso la semifinale di andata contro l'Alessandria. Intanto, Mario adesso, nelle gerarchie di Mihajlovic, è scivolato dietro anche al rientrante Jérémy Ménez, e dovrà risalire la classifica di gradimento del suo allenatore, prima di tornare certamente al Liverpool a fine stagione.