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Il Presidente del Milan, nel post-derby, ma non riesce a nascondere il rammarico per non poter continuare a seguire la sua amata creatura.
È un Silvio Berlusconi visibilmente commosso quello che, in prossimità del fischio d'inizio, vede spiegarsi dagli spalti una dedica sentita, piena d'amore, da parte dei tifosi rossoneri, per il suo operato: un lunghissimo trentennio fatto di forti emozioni e grandissimi successi, nazionali e internazionali.
La splendida coreografia fa da cornice a un derby condotto fino all'ultimo secondo, fino al pareggio improvviso dell'Inter che riesce a riagganciare il Diavolo e a lasciare l'amaro in bocca a tutti i tifosi, in primis proprio a Silvio Berlusconi. Il match non è ovviamente finito con il risultato sperato ma, come di consueto quando si trova di fronte a una buona prestazione, il Presidente non si è trattenuto dal complimentarsi coi giocatori e con l'allenatore, quel Vincenzo Montella che tanto sta facendo bene a questo Milan: Berlusconi ha dato anche le solite indicazioni tattiche che ha sempre dispensato ai suoi tecnici e che lo hanno caratterizzato nel rapporto con questi durante tutta la sua presidenza: “Gli ho fatto i complimenti per il secondo posto. Inoltre, abbiamo alcune differenze nello schema tattico: io ho il convincimento che lo schema che ci ha portato per 30 anni ad essere la squadra più titolata prevede una mezzala dietro le punte. Io insisto con Montella che lo schema sia questo, cioè che ci siano due ali di ruolo più centrali”.
Ed è proprio questa forte passione e le emozioni che ancora si provano sul campo che ancora lo legano fortemente al Milan; senza contare che il suo ultimo desiderio, seppur lentamente, si sta avverando: il folle sogno di un Milan giovane e totalmente italiano. Lasciare adesso con un progetto che si sta dimostrando vincente e sta raccogliendo i suoi frutti, con un secondo posto meritato e con una tifoseria ritrovata ed entusiasta, dispiace e aumenta ancor di più il rammarico del Cavaliere.
Il closing si farà, la data rimane quella del 13 dicembre, lo stesso Silvio Berlusconi lo conferma e parla di un suo possibile coinvolgimento: “I cinesi insistono in maniera determinata affinché io resti presidente. Abbiamo optato per una presidenza onoraria, senza un presidente diverso da me. Una soluzione simile potrebbe essere provata, ma vorrei avere qualche possibilità di intervento”, queste le sue parole, ma fino all'ultimo non sono escluse sorprese.
Valerio Paini
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