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B and B. Bacca e Balotelli. Due attaccanti dalle lettere iniziali uguali. Ma si sa: solo gli opposti si attraggono. E dell’intesa, tra Bacca e Balotelli, , non c’è stata traccia. Strano però. La doppia B, di solito, agli attaccanti porta bene. Vedere la storica B2, la coppia formata da Baggio e Borgonovo nella Fiorentina.
Mario doveva agire da raccordo tra centrocampo e attacco, ma di gioco manovrato se n’è visto poco. Le due punte rossonere si sono mosse leggendo uno spartito diverso. Nel primo tempo non si sono mai trovate. Bacca cercava il riscatto: da due partite, infatti, non trovava il gol – l’ultimo in casa contro il Genoa. . Balotelli, dal canto suo, cercava la rivincita. Niente da fare. La sua è una perpetua involuzione. Contro il Sassuolo, per Mario, era una ghiotta possibilità per ritrovarsi. E invece: pigro, indolente e impreciso. Il solito Mario, insomma. Non quello Super, ormai solo un vecchio ricordo.
I 25 minuti iniziali non bastano: Balotelli, fino alla rete di Duncan, sembrava voler dimostrare a Mihajlovic di meritarsi il posto da titolare per il futuro, visto l’incidente di Niang. . Insomma, , questa coppia, da quanto si è visto ieri, non sembra poter convivere. Non ora, non così.
E' anche questione di feeling. E di allenamento, di movimenti che oggi chiaramente non possono essere sincronizzati. I due, insieme, hanno giocato pochissimo. Naturale una fase di ambientamento. Ma la domanda è: Lo chiediamo anche a voi..
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Per ora, si sono cercati poco. A volte si sono ignorati, a volte annullati a vicenda, trovandosi in linea, uno fianco all'altro. Intendiamoci, non che Menez, quando è entrato, abbia fatto di più. Anzi. Il francese è lontanissimo dalla forma migliore. Ma il fatto che abbia ricominciato ad allenarsi e a giocare da poco, gli concede un alibi ben più forte.
Edo Colombo
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