Quest'oggi, a Milanello, Sinisa Mihajlovic si è intrattenuto con i cronisti per la conferenza stampa di presentazione dell'importante sfida che attende il Milan, impegnato . L'attenzione dei giornalisti non poteva non 'scivolare' sui rapporti sempre più tesi tra l'allenatore serbo ed il Presidente Silvio Berlusconi, il quale, stando alle voci che circolano con sempre maggiore insistenza, avrebbe concesso fiducia tempo a Mihajlovic: se il Milan non convincerà nella Capitale, e non eliminerà mercoledì sera il Carpi dalla Coppa Italia, per l'ex tecnico della Sampdoria potrebbe concretizzarsi l'esonero.
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BERLUSCONI – MIHAJLOVIC, il grande gelo
Mihajlovic non è sembrato troppo infastidito da queste speculazioni, anzi, : “Sembrava strano che nessuno me lo chiedesse. Non ci siamo sentiti dopo la partita, ma solo prima – ha commentato Mihajlovic in riferimento alla battuta d'arresto del Milan contro il Bologna -. Magari ci sentiremo oggi, non lo so, se mi chiamerà la farà lui, di solito è così”. Prima, fondamentale, ammissione: . E questo, ovviamente, tutto è fuorché un bel segnale. Anche perché, al termine della partita persa contro i felsinei, Adriano Galliani si era intrattenuto per un bel po' al telefono con il patron rossonero, il quale, si dice, nel corso di un'accesa chiacchierata con l'amico dirigente, avrebbe esternato tutte le sue perplessità sulla gestione della squadra da parte di Mihajlovic. Dall'atteggiamento mentale all'approccio alla gara, dal gioco di scarsa qualità all'incapacità di finalizzare sotto rete, per finire con un'errata interpretazione della partita, culminata con delle sostituzioni tardive (tipo l'ingresso in campo di Luiz Adriano avvenuta solamente al 78').
Inutile girarci intorno, la situazione, per quanto dal Milan si cerchi di dissimulare, è piuttosto lapalissiana: il Presidente si sta allontanando da Mihajlovic, che ora, suo malgrado, sta restando sempre più solo. Difeso, ma ancora non si sa per quanto, soltanto dallo stesso Galliani, che del serbo fu principale 'sponsor' in estate presso la famiglia Berlusconi. Il Cavaliere sta seguendo il solito iter, quello che, puntualmente, mette in pratica ogni qualvolta comincia a prendere le distanze dall'allenatore che ha in gestione il 'suo' Milan: inizialmente, arrivano i silenzi, di quelli che pesano, che fanno pensare. Quindi, Berlusconi è solito scivolare nella diplomazia, ed usa rilasciare dichiarazioni sibilline, tutte da interpretare. Infine, cominciano ad arrivare le frecciate, assestate con precisione chirurgica e tutte volte al mettere il tecnico di turno con le spalle al muro.
Fu così per Clarence Seedorf, è stato così con Filippo Inzaghi. E' così anche con Sinisa Mihajlovic, il quale si è reso conto di essere rimasto un uomo solo al comando. Almeno finché il Presidente non decide di sfilargli la squadra di mano. L'ex Samp è sergente di ferro, e sicuramente più abituato dei suoi precedessori a gestire la forte pressione, ma chissà se riuscirà ad uscire indenne dal grande gelo sceso tra Arcore e Milano.
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