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Berlusconi: “Vendo per tornare grandi, ma i cinesi vogliono cacciarmi”

Stefano Bressi

Tuttosport questa mattina ha riportato delle parole del presidente Berlusconi, che ha parlato a tutto tondo della situazione del Milan.

La stagione sportiva è conclusa, ma al Milan si potrebbe entrare adesso in un periodo che si preannuncia caldissimo. Con la mente libera da impegni di campo è possibile ora concentrarsi sulla trattativa con la cordata cinese per la cessione di una quota del club. Tutto dipenderà, ovviamente, dalla volontà di Silvio Berlusconi. Il presidente rossonero, si sa, non avrebbe mai voluto cedere, ma la consapevolezza di non avere più le possibilità per riportare il Milan dove gli spetta ha fatto sì che si arrendesse a dover fare questo sacrificio. Sacrificio che diventerebbe ancora più grande, perchè a suo dire i cinesi non lo vorrebbero neanche tenere come figura presidenziale.

Ieri Berlusconi ha parlato proprio di questo e l'amarezza per questa situazione era evidente. Ecco le sue parole, riportate da Tuttosport in edicola stamattina: "Ho voluto mettere nella trattativa con i cinesi l'obbligo a restare presidente per almeno altri tre anni, ma è un mio obbligo, loro vorrebbero cacciarmi. Il Milan lo vendiamo perchè vogliamo farlo più grande, voglio dare la società a chi abbia voglia di riportarlo in alto e abbia ambizioni. Cerco un partner che disponga dei fondi necessari".

Immancabile un commento sulle risposte date da Cristian Brocchi in queste poche settimane come tecnico del Milan: "Vediamo come procede la vendita.  Ero convinto di aver fatto bene a mettere Brocchi in panchina e che necessitasse di tempo. A Roma, nonostante la sconfitta, mi ha dato un'ottima risposta. Con la Juve abbiamo giocato bene e Cristian è una persona seria e capace".

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