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Bertolacci, ultima chiamata: all’andata fu il migliore

Andrea Bertolacci, centrocampista del Milan
A un girone di distanza dalla partita perfetta di Roma, Andrea Bertolacci è ancora in cerca della vera forma per caricarsi il Milan sulle spalle, anche se la pressione aumenta sempre più

Luca Fazzini

"Un gol e un infortunio, tanta sfortuna ma una prestazione di sostanza e qualità. Nella prima mezz’ora di gioco, grande movimento, belle giocate per i compagni e la rete del momentaneo 0-1. Certo, forse ancora non sono le prestazioni di un giocatore che vale 20 milioni, ma la strada è quella giusta. Sperando che l’infortunio non sia più grave del previsto". La data è l'uno di novembre e le poche righe che avete appena letto sono la pagella che Pianetamilan.it riserva ad Andrea Bertolacci. In occasione di Lazio-Milan, l'ex centrocampista del Genoa è uno dei migliori in campo: mostra finalmente di che sostanza è fatto, disputa una prova solida a centrocampo e soprattutto realizza il gol del vantaggio ospite. Quattro mesi e mezzo più tardi, i tifosi milanisti sono ancora in attesa del vero Bertolacci. Già, perchè se è vero che l'infortunio subito proprio all'Olimpico ha macchiato la sua stagione, va anche sottolineato come le prove del centrocampista azzurro siano state sin qui deludenti e "la strada giusta" citata poche righe sopra è stata solo un'illusione durata una serata che - occorre ammettere - fu perfetta per i tutti i rossoneri.

A tre mesi e mezzo dalla fine della stagione, Andrea Bertolacci è ancora un punto interrogativo. Settimana scorsa, per sopperire all'assenza di Montolivo, Mihajlovic l'avrebbe schierato vertice basso nel centrocampo a 3, se l'infortunio di Kucka nel riscaldamento non avesse stravolto tutto, costringendo il serbo a mettere in campo il consueto 4-4-2, dove al fianco dell'ex genoano si è posizionato Poli. E anche domenica al Bentegodi la sua prestazione è stata tutt'altro che rosea: qualche pallone perso, pochi spunti e un palo che grida ancora vendetta.

L'ultima parola, però, non è detta, anche perchè il nativo di Roma ricalca alla perfezione l'identikit di giocatore perfetto voluto da Berlusconi: giovane ed italiano. Per lui, in estate, si sono fatti sacrifici notevoli, investendo 20 milioni nelle casse della Roma, proprietaria del cartellino. Quasi un anno dopo, però, i risultati faticano ancora ad emergere: la migliore occasione per ripartire è allora domani, proprio contro gli ex cugini laziali.

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