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Boateng: “Al Milan tre momenti magici, Dinho è il più forte”

Stefano Bressi

Boateng ha parlato della sua esperienza al Milan, incoronando tre momenti tra i migliori. Su Berlusconi ha detto che la sua forza è il sorriso.

Protagonista nell'anno del diciottesimo scudetto, autore di gol da cineteca, è Kevin-Prince Boateng che torna a parlare di Milan e della sua esperienza in rossonero. Il ghanese è adesso tesserato con Las Palmas e ai microfoni di Fox Sports dice: "Ho giocato nei primi quattro campionati al mondo: Premier, Budesliga, Serie A e Liga. Ogni torneo ha le sue cose buone e cattive. La bellezza del calcio spagnolo è che tutte le squadre, anche le più piccole, vogliono giocare a calcio".

Sul suo passato al Milan: "I momenti più belli sono tre: il primo quando abbiamo vinto lo Scudetto, il secondo è il gol contro il Barcelona e infine quando ho fatto Michael Jackson a San Siro. Ho pensato tantissimo prima di lasciare il Milan, è la squadra del mio cuore, ma in quel momento era la cosa giusta da fare. Berlusconi è una persona di cuore, se leggiamo i giornali non dicono il vero. È stato una persona molto rispettosa e divertente per me. Se vinci quello che ha vinto lui è perché sei una persona serena, altrimenti non puoi arrivare a quei livelli. Lui fa tutto con il sorriso, è questa la sua forza. Ronaldinho è il più forte con cui abbia mai giocato. Anche se quando l'ho visto al Milan non aveva più la carica di una volta. Quando voleva, però, faceva vedere quello che sapeva fare. Quel giorno in cui aveva voglia faceva vedere a tutti di essere il più forte del mondo. Più di Zidane, Pelè e Maradona. Nella partitella sei vs sei in allenamento se eri con lui vincevi di sicuro. Se non si era divertito la sera prima e aveva dormito diceva che avrebbe fatto tunnel a tutti i giocatori mentre diceva nome e cognome. Li faceva. Qualche volta dopo l'allenamento ci siamo seduti sul prato e lui faceva numeri con il pallone per dieci minuti. Era incredibile. Sul razzismo non cambierà mai niente, è una battaglia che non va combattuta solo un giorno. Nessuno ha fatto quello che ho fatto io contro il razzismo. Mi hanno tolto anche dallo spot della Champions, questo mi fa ridere".

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