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BOATENG si è già (ri)preso il MILAN

Gianluca Raspatelli

Il ritorno di Boateng ha dato ottimi segnali, sia dal punto di vista tecnico sia mentale. Può ancora fare la differenza

Il suo ingresso in campo nel secondo tempo al posto di Luiz Adriano ha sorpreso un po' tutti. Infatti la scelta più scontata era l'ingresso di Niang al fianco di Bacca. Ma Mihajlovic ha giustamente pensato che la capacità di Boateng di aggredire e liberare gli spazi tra le linee giallorosse potesse essere un'arma in più per le azioni offensive del Milan. In effetti il ghanese si è smarcato con libertà di movimento, rispetto alla prima punta Bacca. E proprio questo continuo movimento lo ha reso difficile da marcare.

Oltre al fattore tattico, Boateng può tornare utile anche per l'impatto carismatico sulla partita. Nè Bacca nè Luiz Adriano nè Niang, nonostante tante ottime qualità, hanno il carisma per tenere alta la tensione dell'attacco rossonero, o dettare il pressing ai compagni. Invece Boateng questa grinta cel'ha, come ha dimostrato con la palla rubata a Rudiger, che per poco non porta al gol Kucka.

Proprio in quell'azione Boateng ha messo in mostra un altro, inaspettato, dato positivo. Atleticamente l'ex Schalke 04 sta bene eccome. Rudiger sul lungo è un avversario difficile da superare, ma Boateng ha fatto ancora una volta valere la sua fisicità, quella fisicità che aveva strabiliato tutti nel suo primo anno al Milan. Con questi presupposti, Boateng può davvero essere un asso nella manica per Mihajlovic.