Bournemouth-Milan, la partita dei nuovi: flop Vangioni, gli altri da rivedere
Bournemouth-Milan, acmilan.com
Nella gara di oggi pomeriggio contro il Bournemouth, si sono potuti vedere in campo molti nuovi innesti del Milan. Sono poche le note positive
Donato Bulfon
La gara
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Vince il Milan per due gol ad uno ma la gara dei rossoneri nel complesso è in chiaroscuro. Il pallino del gioco è costantemente in mano agli inglesi e i ragazzi di Montella sembrano fin troppo timidi per l'occasione. La lezione di Napoli forse ancora deve essere appresa, fatto sta che il migliore in campo risulta un difensore, Paletta, che si candida ad un ruolo da titolare per la prossima sfida di campionato contro l'Udinese. Suso segna un bellissimo gol, ma sembra essere molto limitato nel ruolo di interno. Niang è spesso fuori dal gioco e, nonostante il gol su rigore, non è sembrato oggi in gran giornata, come anche lo stesso Luiz Adriano. Ma andiamo ad analizzare la partita dei nuovi giocatori che hanno vestito per la prima volta dal primo minuto la maglia rossonera.
Vangioni
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E' stata la delusione della serata. Certo, la condizione fisica è quello che è, come anche le condizioni atmosferiche, ma con Wilshere di fronte, la brutta figura è stata immediata. Molto timido in fase offensiva, quella che dovrebbe essere il suo pezzo migliore, mentre in fase difensiva le cose sono state peggiori. Saltato quasi in ogni occasione, cerca di aiutarsi con il mestiere come, ad esempio, sul finale della gara quando con un braccio poteva generare un calcio di rigore per gli avversari. Prima prova negativa per l'esterno argentino che rischia così di vedere poco il campo nel resto della stagione.
Pasalic
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Rimandato alle prossime gare. Sì, perchè le premesse sono buone, come anche certi lanci che fanno intravedere una buona stoffa. Ma la continuità è poca, nonostante le attenuanti siano tante. Pasalic non giocava da mesi, e questa non è una cosa da sottovalutare, soprattutto se, almeno per ora, tutto per lui è nuovo, dagli schemi ai compagni. Cresce con il passare dei minuti e questo è davvero un buon segno.
José Sosa
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In alcuni frangenti molto bene, in altri da rivedere. José Sosa sembra essere il giocatore che, assieme a Suso, ha il maggior tasso tecnico in campo ma, anche in questo caso, la condizione fisica è ancora da registrare. Schierato davanti alla difesa, sbaglia qualche passaggio di troppo ma, non appena si sposta in avanti, si vede che il suo ruolo è un altro. Con il lavoro e la costanza può diventare il nuovo regista del Milan, ma ci vorrà tempo.
Lapadula
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Mancava questo al Milan, un giocatore che lotti su ogni pallone senza mai tirare indietro la gamba, dando tutto sé stesso in ogni partita. E Gianluca Lapadula lo ha dmostrato, con tutta la rabbia che lo contraddistingue. Lui, il guerriero che non molla mai, corre e si sbatte per i compagni di reparto che sembrano cantare lo spartito da solisti, senza ricordare che si gioca in 11. L'ex Pescara svaria su tutto l'attacco, cerca il dialogo con i compagni e fa capire a tutti che in questo gruppo ci può stare. Manca il gol, ma questo arriverà, non ci sono dubbi.