Cristian Brocchi, tecnico del Milan, ha parlato ai microfoni di 'Sky Sport' dopo la vittoria contro la Sampdoria: ecco le sue dichiarazioni
archivio2016
Brocchi a Sky: “La squadra ha fatto quanto ho chiesto; non sono il cocco del Presidente”
Su Marchisio: “In bocca al lupo a Claudio Marchisio, queste cose fanno parte del nostro mestiere, ma spero che torni più forte di prima, il calcio italiano ha bisogno di lui”.
Sull'approccio alla gara di stasera: “Ho visto fare delle cose che avevo chiesto, che avevamo preparato. Ho visto da parte loro la voglia di fare la partita nelle due fasi come l'avevamo preparata: partendo dai due attaccanti e passando per il resto dei giocatori, che hanno avuto il giusto atteggiamento per strappare una vittoria importante su un campo difficile”
Sul suo rapporto con i calciatori: “E' fondamentale che tutti i giocatori abbiano una conoscenza delle mie idee, delle mie volontà, e che loro sappiano cosa voglio io. Siamo una squadra, ci sono regole per tutti, ma ogni singolo giocatore è diverso: con qualcuno ci puoi scherzare, con altri è diverso, un allenatore deve sapere entrare nella loro testa per poterne ricavare il 110%. Non tutti la pensano così, ma per me fa parte di quella torta che bisogna avere, in percentuale, per far rendere tutti al massimo”.
Su cosa gli è piaciuto di meno contro la Sampdoria: “Voglia e volontà di tenere palla mi sono piaciute, ma quando il gioco da una parte è chiuso non bisogna forzare la giocata, bensì cercare altri spazi ed altre zone da attaccare. Oggi, con il lato sinistro chiuso, abbiamo forzato troppo la giocata, fatto ripartire la Sampdoria, e corso dietro a loro per 50 metri. Per avere il comando del gioco bisogna avere voglia e volontà di tenere palla sia nelle situazioni facili, ma soprattutto in quelle difficili che spesso non si sanno riconoscere”.
Sulle emozioni per il suo esordio: “Oggi ho coronato un sogno: da pulcino nel Milan, tutte le giovanili, ho giocato in prima squadra, ed oggi ho esordito da allenatore con una vittoria. Ora sono qui, voglio giocarmi tutte le carte a mia disposizione. Ma è un discorso che non riguarda solo Cristian Brocchi, ma tutto il Milan: voglio far gioire tutti i tifosi che ora stanno soffrendo, e contribuire a riportare in alto il Milan”.
Sul futuro del Milan, e dove può migliorare: “Il Milan non merita la posizione che ha adesso. Il Milan ha la possibilità di giocarsi posti migliori, più importanti. Ho trovato una squadra diversa rispetto a quella che si sentiva sempre nei mesi passati, dove si parlava di giocatori con poca personalità, o dall'atteggiamento sbagliato. Bisogna migliorare sicuramente in certi momenti della gara, non farsi prendere dal timore, non diventare lenti e dare la possibilità agli avversari di fare del male. Bisogna sempre avere mentalità aggressiva, restare alti, perché secondo me si rischia di meno e così, anche loro, possono giocare più liberi mentalmente”.
Su Bonaventura e gli attaccanti: “Bonaventura deve darci superiorità numerica in mezzo al campo, e gli attaccanti, in fase di non possesso, non devono far fare il passaggio facile al difensore in fase di ripartenza dell'azione avversaria”.
Sul suo presunto rapporto privilegiato con Silvio Berlusconi: “Non ho visto delle partite con il Presidente, non è vero. E' vero che ho parlato con lui di calcio, ma l'essere definito, come dite voi, il 'cocco del Presidente', è soltanto perché lui ha visto molte partite alla guida della Primavera. Avrò avuto dei meriti per quanto e come ho lavorato nelle esperienze precedenti, e mi sono guadagnato quest'occasione rispetto a tanti altri 'cocchi' che il passato del Milan gli possa aver consegnato”.
Chiusura dedicata al passato: “Ringrazio il settore giovanile del Milan per tutto il lavoro svolto in questi anni, e per avermi concesso di arrivare a questo punto”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA