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Brocchi a SKY: “Non penso al futuro, bisogna essere forti mentalmente”

Luca Fazzini

Al termine della sfida contro il Frosinone, queste le parole rilasciate da Cristian Brocchi ai microfoni di SkySport, dove si parla della difesa, delle fragilità della squadra e di molto altro

Così Cristian Brocchi ai microfoni di Sky al termine della sfida contro il Frosinone: "C'è rabbia, perchè non abbiamo vinto, ma un allenatore deve anche guardare il lato positivo, i miglioramenti, i tentativi della squadra. Se a Verona sono uscito deluso, oggi no. Loro hanno fatto quattro tiri in porta, noi più di venti, abbiamo sbagliato il rigore, prese due traverse. E' normale che a San Siro non puoi prendere tre gol".

Sulla partita: "L'unico momento dove la squadra ha sofferto sono stati i 10' dopo il gol preso. Avevamo fatto una settimana di allenamenti in una certa maniera, prendere gol subito non è facile. Dopo abbiamo iniziato a giocare e macinare gioco. Abbiamo avuto occasioni da gol chiarissime, il 2-0 poteva tagliarci le gambe, in realtà siamo ripartiti subito. Potevamo cadere anche col rigore, ma abbiamo reagito anche lì. Il 3-1 è frutto di un errore tecnico di un singolo, che ha fatto però bene durante la partita".

Sull'arrendersi alla prima difficoltà: "Sono d'accordo sul fatto che il Milan abbia dimostrato una fragilità contro Carpi e Verona, ma non oggi. Oggi non è stata solo una reazione d'orgoglio, siamo stati vivi tutta la partita. E' difficile incassare colpi così, ma devi avere orgoglio".

Sulla difesa: "Quello di Alex è stato un errore tecnico, non di squadra o di reparto. Può capitare, anche un attaccante sbagliat un gol. Lui ha fatto un'ottima partita e un'ottima stagione. Sul dire che oggi la fase difensiva sia stata negativa, non sono d'accordo".

Sul rapporto con la società: "E' normale che ci siano scambi di opinione. Ripeto, sono allenatore del Milan e devo cercare, con la mia testa e la mia volontà di tirar fuori da loro il massimo possibile. Sono d'accordo sulla fragilità dei miei giocatori, è un lavoro su cui bisogna sempre metterci testa. Giocare a San Siro è molto difficile, se non sei unito. Oggi abbiamo fatto vedere di avere mancanze, ma non di avere fragilità".

Sul futuro: "Non non l'ho mai pensato all'inizio, nè ora, al mio futuro. Penso solo alla situazione di adesso e alle prossime settimane. Sto lavorando con il massimo entusiasmo.