Il futuro di Cristian Brocchi sulla panchina del Milan è strettamente legato a quello della cessione delle quote di maggioranza ai cinesi. Berlusconi, in queste ultime ore, , in quanto, come da lui ammesso l’altro ieri in una cena con amici, . Brocchi, nonostante tutto, spera nella riconferma. Il suo contratto scade il prossimo 30 giugno e, dopo la finale di coppa giocata sabato scorso contro la Juventus, l’attuale tecnico rossonero ha ancora qualche possibilità di rimanere sulla panchina del Milan. Cinesi permettendo. Ma come sarebbe il Milan di Brocchi in caso di riconferma?
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Brocchi ci spera: ma come sarà il suo Milan?
Il modulo di riferimento di Brocchi è il 4-3-1-2, ma la finale ha evidenziato come il Milan giochi meglio nel 4-3-3 con gli esterni alti d’attacco piuttosto che con il tanto amato trequartista presidenziale. Con Brocchi non ci sarebbero spese folli sul mercato, in quanto il curriculum del tecnico rossonero è ancora ai prodromi e Berlusconi, come detto, non ha un budget elevato da spendere nel prossimo mercato estivo. Per questo motivo Brocchi, in caso di cessione ai cinesi, avrebbe poche chances di riconferma. Ma la cordata asiatica ha sicuramente guardato la partita di sabato, e proprio su questo fa leva Brocchi: una sua riconferma con la nuova proprietà sarebbe quasi impossibile, ma non del tutto.
L’attuale tecnico rossonero ripartirebbe comunque dalla linea verde tracciata in questo finale di stagione. In porta confermatissimo Gianluigi Donnarumma, il quale nell’intervista alla Gazzetta dello Sport, diventandone una bandiera. In difesa si ripartirà sicuramente da Romagnoli, De Sciglio e Calabria che bene hanno fatto nella gara di sabato, con le riconferme di Abate, uno degli ultimi senatori rossoneri, e Antonelli. A centrocampo, con il rinnovo di Montolivo, verranno riconfermati anche il giovane Josè Mauri, pimpante nelle ultime apparizioni stagionali, e Kucka che è stato uno dei pochi a salvarsi. Da valutare la permanenza di Bertolacci, il cui valore si è inevitabilmente svalutato dopo la stagione flop appena trascorsa e, a meno di clamorose offerte da parte di altri club, l’ex centrocampista del Genoa dovrebbe rimanere in rossonero.
In avanti conferme su Bonaventura, , e Niang che fino all’infortunio di febbraio ha ben figurato negli schemi di Mihajlovic. Dubbi invece su Carlos Bacca, richiesto da Bayern Monaco e Chelsea e, senza coppe europee da disputare, potrebbe lasciare Milanello già dopo un anno. A meno che non arrivino i cinesi con Unai Emery in panchina: in quel caso, il bomber colombiano rimarrebbe quasi sicuramente. Brocchi infine non punterà su Balotelli, di ritorno al Liverpool e con un solo gol all’attivo, e Menez, in uscita verso la Francia. Honda e Luiz Adriano potrebbero essere sacrificati all’estero per foraggiare il budget da reinvestire sul mercato.
Tutto questo se i cinesi non dovessero arrivare a Milano entro giugno, perché in caso contrario le percentuali di permanenza di Brocchi si abbasserebbero notevolmente e i piani rossoneri sarebbero del tutto rivoluzionati.
Ruggiero Daluiso
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