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Ieri il primo allenamento, oggi la presentazione ufficiale. Sono giorni caldissimi per Cristian Brocchi, nuovo allenatore del Milan. A fare il punto della situazione sul nuovo tecnico, questa mattina, ci ha pensato "Il Corriere della Sera" secondo cui Brocchi godrebbe della "stima incondizionata di Berlusconi; quella che per Mihajlovic si era esaurita in fretta". Una stima che dovrà essere usata come arma importante per rivitalizzare un Milan pieno di problemi, ad iniziare dalla divisione dentro lo spogliatoio. Da una parte infatti ci sarebbe il gruppo degli italiani, capitanato dai senatori, che vedeva in Mihajlovic il tecnico giusto, dall'altra invece un gruppo fatto soprattutto di stranieri (con Boateng, Diego Lopez, Menez e Zapata in testa) decisamente scontenti per la visione del tecnico precedente. Il nuovo allenatore dovrà essere bravo, anzi bravissimo, a ricucire lo strappo, ma non è tutto.
Un'altra grande sfida, infatti, attende l'ex numero 1 della Primavera: far funzionare il 4-3-1-2, modulo che Sinisa Mihajlovic è stato costretto ad accantonare. Ieri è stato provato fin da subito, Bonaventura dietro alle punte e Locatelli in cabina di regia. Il classe '98 si candida a simbolo del nuovo Milan: giovane e italiano "l'ultima sfida, o illusione", scrive il "CorSera" da cui ripartire.
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