Si chiude con una pesante sconfitta il campionato del Milan. Una partita che Cristian Brocchi commenta così in sala stampa: "La squadra è stata passiva contro una delle squadre migliori del campionato, una squadra che gioca un grande calcio, con personalità. Quando sei inferiore solo la cattiveria agonistica ti può salvare invece noi non l'abbiamo avuto e per questo sono amareggiato"
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Brocchi in sala stampa: “Questa squadra non gioca assieme”
Il cammino verso la finale: "Avevo già capito tante cose e oggi ho capito altro e non mi riferisco solo a chi ha giocato".
Le responsabilità: "Sono l'allenatore ci metto la faccia, la colpa è solo mia, comunque adesso so bene su chi contare e su chi no. Esonero? Quando sono stato chiamato sono state dette tante cose, belle, meno belle e brutte, ho accettato tutto e sarà sempre così. Ho un quadro chiaro della situazione, vedremo cosa succederà dopo la finale. Vorrei restare, se la scelta fosse un'altra dirò grazie a tutti per la chance stupenda che mi è stata data".
La partita: "Oggi non c'è niente da salvare, in questo momento il Milan è obbligato a dare qualcosa di più, la partita di settimana prossima è decisiva e se tutti non daranno qualcosa di più sarà dura"
L'orgoglio dei giocatori: "Sto provando a tirarlo fuori, per qualcuno ci siamo, per qualcuno è difficile, per altri invece è impossibile"
Romagnoli a sinistra: "E' stata una prova che ho dovuto fare in ottica della finale, in questo momento abbiamo solo due terzini: Calabria e De Sciglio, forse Abate e Antonelli saranno disponibili per la finale, bisogna capire se posso trovare un'alternativa in caso di bisogno. Sapevo che giocare da terzino per lui è difficile per caratteristiche, ma non credo che abbia fatto male vista la velocità degli interpreti della Roma e non è stato lui a fare una partita brutta"
Luiz Adriano: "Non gli ho dato poco spazio, quando sono arrivato a ha avuto problemi fisici, poi l'ho sempre usato. Sinisa lo ha usato poco? Non posso parlare delle sue scelte. Con me si è giocato bene le sue carte, anche stasera qualcosa è riuscito a dare, ho tolto Mario, ma Balotelli ha pagato per tutti"
I limiti della squadra: "Questa squadra può dare di più, ma si deve arrivare alle partite con la testa giusta, con la consapevolezza di dover raggiungere un'obiettivo. Sono convinto che molti giocatori possono farlo, ci sono delle cose da sistemare, ma un numero buono di giocatori può dare di più e io sto cercando di fare il possibile per farglielo fare"
Balotelli: "Dovevo dare una scossa, ho tolto lui, ma avrei voluto levare 4/5 giocatori. Da lui non mi aspetto di più, è il gruppo che deve crescere. Devono prendersi per mano e dire 'andiamo in battaglia assieme' se non è così diventa molto difficile fare cose importanti"
El Shaarawy: "Quando torni dai ex nei momenti belli ti fanno certi applausi in quelli brutti molto più forti. I tifosi sono arrabbiati e hanno ragione. Lo hanno applaudito perchè nonostante le difficoltà ha mostrato che attraverso il lavoro si può tornare grandi, è un esempio per tanti dei nostri"
Il secondo gol della Roma: "E' un problema di comunicazione, questa squadra non gioca assieme in queste situazioni si deve lavorare di squadra, si devono muovere assieme, come facciamo in settimana, in partita nessuno lo fa. L'attaccante non aiuta, il centrocampista non sale, la linea difensiva rimane ferma e così prendi un gol di lettura molto facile"
La finale: "Da un punto di vista tattico si deve lavorare, non si può mandare la squadra allo sbaraglio da quel punto di vista, ma quello che chiederò loro è di mettere la finale davanti a tutto"
Niang: "E' fermo da 65 giorni, sicuramente non ha il passo e la condizione per giocare 90 minuti lo valuteremo in settimana. Un conto è essere pronti in allenamento, un conto è per giocare una partita"
I giocatori da cui aspettava risposte: "La realtà dei fatti è che ci sono molti ragazzi che ci tengono veramente con le parole e con i fatti, la speranza è di arrivare alla finale con un numero di giocatori più alto che ci tiene"
Dal nostro inviato a San Siro Edoardo Lavezzari
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