In occasione dell'inaugurazione di una mostra fotografica sulla Champions League, l'ex rossonero Cafu ha parlato ai giornalisti presenti dell'attuale situazione del Milan.
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Cafu: “Milan, per ripartire dai fiducia ai giovani”
I RICORDI DELLA CHAMPIONS - "Sono sempre felice di tornare in Italia e vedere una coppa così bella. Quella del 2007 però, la prima a Istanbul fu bruttissima. Quella di Atene fu la nostra seconda chance e vincemmo grazie al bel gioco. Sono molto felice di essere qui e stare in questo elenco meraviglioso".
IL MILAN, OGGI - "Il calcio non è matematica, non è una scienza esatta, quindi quanto tempo ci vorrà per tornare grandi non si può sapere. Ma si può iniziare a programmare, ma non solo il Milan, ma anche l'Inter, squadre che hanno vinto tutto. Ci vorranno tanti investimenti e un cambio generale nell'atteggiamento, soprattutto dei giocatori. Il Milan è una squadra che deve essere rispettata. Berlusconi lascia? Lui è intelligente ed è un uomo di calcio e deciderà il meglio per il Milan. Dobbiamo rispettare ogni sua decisione".
IL MILAN DEL FUTURO - "Si dovrà puntare sui giovani italiani. Donnarumma per esempio, che a 17 anni è titolare, è una buona notizia. Se non si fa mai giocare il giovane, non saprai mai se potrà diventare un grande. Quest'anno e negli anni è mancata la programmazione, è il sistema di lavoro nel suo complesso che non va. Un allenatore ha bisogno di un intero campionato per poter essere giudicato".
IL PASSATO IN ITALIA - "Quei tempi sono passati ed erano davvero dei grandi campionati, con grandi giocatori che tutti ricordiamo. Ma è il passato, ora dobbiamo lavorare per migliorare dando la responsabilità ai giovani, ma sul serio, non in qualche spezzone di gara".
LA CHAMPIONS - "Come successe a noi contro il Liverpool, l'Atletico ha una nuova opportunità. E secondo me può vincere davvero".
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