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Capello: “Berlusconi il più grande, gli va detto solo grazie”

Daniele Triolo

Fabio Capello, ex tecnico rossonero: “Ero scettico sui suoi propositi, voleva far diventare il Milan spettacolare e vincente. Aveva ragione lui”

, ex giocatore del Milan, nonché allenatore della squadra rossonera nella parte finale della stagione 1986-97, dal 1991 al 1996, e nel 1997-98, ha parlato a 'La Gazzetta dello Sport' dell'avvenuta cessione del club ai cinesi, e del conseguente addio di Silvio Berlusconi. “E' una svolta epocale. . Neppure il suo peggior nemico può contestarne i numeri: nessuno ha vinto come lui. Vado oltre il Milan – ha sottolineato Capello -: è stato uno dei più grandi dirigenti di calcio di tutti i tempi. Ha portato la sua squadra in cima al mondo. Ricordo quando si presentò dicendo 'Vogliamo creare il club più forte in assoluto ed offrire uno spettacolo indimenticabile'. Molti risero. Anche io rimasi scettico. Ha avuto ragione lui. Oggi i tifosi del Milan devono dire solo una parola: grazie”.

Capello ha proseguito parlando del suo rapporto con Berlusconi: “La mia riconoscenza nei suoi confronti è immutata: . Lui aveva le sue teorie, ma sapeva confrontarsi con i suoi interlocutori – ha spiegato Capello alla 'rosea' -. E' capitato di avere opinioni diverse. Io l'ho sempre ascoltato, ma ho anche sempre deciso di testa mia. L'allenatore cammina perennemente sul ciglio del burrone: se deve precipitare, meglio farlo per aver seguito le proprie idee”.

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