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Milan giovane, italiano e fatto in casa? L'idea è intrigante, per quasi tutti gli ex rossoneri interpellati oggi dalla Gazzetta dello Sport. Tra questi c'è anche Fabio Capello, ex storico allenatore rossonero: "Non credo che il progetto di Berlusconi sia un discorso di comodo, fatto in ottica risparmio. La trovo invece una cosa bella e interessante. Io mi ero trovato 4-5 giocatori del settore giovanile che erano pronti, ma non sempre capita. Lo scopo per un club come il Milan dev’essere prendere giocatori italiani di livello per farli diventare top anche in ambito internazionale. Devo dire che molti miei colleghi non hanno grande coraggio, tanto di cappello a Mihajlovic su Donnarumma. La bravura è capire quando è il momento di fare la scommessa. A me per esempio andò bene con Albertini: giocava a Padova, il cui tecnico Colautti riteneva non fosse pronto. Ma per me lo era e lo riportai in rossonero".
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