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Capello: “Roma favorita, ma occhio a Lapadula”

Stefano Bressi

Capello, ex di Milan e Roma, ha detto la sua sul match di questa sera. I giallorossi, secondo lui, sono favoriti perché con organico superiore, ma...

Stasera tutta l'Italia calcistica avrà gli occhi puntati sull'Olimpico, dove si giocherà il match tra Roma e Milan che decreterà chi resterà al secondo posto e chi, invece, sarà quasi riagguantata dalle squadre che rincorrono. Ovviamente spettatore molto interessato sarà Fabio Capello, che è un ex di entrambe le squadre. Le più grandi vittorie sono arrivate, ovviamente, sulla panchina rossonera, ma a Roma è riuscito a vincere uno Scudetto storico, tra l'altro con Vincenzo Montella in campo.

Ai microfoni della radio "Anch'io lo Sport", Don Fabio ha analizzato la gara di stasera, ecco le sue parole: "Penso che la Roma sia favorita, negli ultimi anni è stata costruita per vincere il campionato. È molto forte e ha pochi punti deboli. L'allenatore ha esperienza e sa come raggiungere questo risultato. L'anti Juve doveva essere il Napoli, ma ha avuto un momento di crisi. Con Milik aveva trovato l'erede di Higuain, ma ora Sarri si sta inventando qualcosa con Mertens che sta facendo bene. La Juventus è superiore a tutte le altre, quello che ha fatto ieri Dybala è stato impressionante. Pjanic ha qualità, ma va ancora piano. Il Milan ha giocatori interessanti, di prospettiva. Donnarumma e Locatelli possono garantire un grande futuro, ma servono acquisti. Rispetto a Roma e Napoli ha qualcosa in meno. Lapadula è un giocatore che combatte e dà fastidio a tutti i difensori, è molto generoso. La Roma potrebbe soffrirlo. Potrebbe essere lui per portare a casa il risultato per il Milan. Montella è partito dal basso, facendo esperienza, ha rubato dai suoi allenatori e ci ha messo del suo. Non pensavo potesse avere così successo in poco tempo. Io preso tantissimo da Herrera, Liedholm e Fabbri. Io e Montella abbiamo avuto qualche discussione, ma adesso ha capito che l'allenatore deve fare delle scelte scontentando qualcuno... Il calciatore è egoista, l'allenatore deve pensare alla squadra. Che un calciatore sia scontento mi sta bene, che gesticoli o altro no".

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