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Cessione Milan: attesa per la firma, ma Robin Li non c’entra

Daniele Triolo

Fininvest ha smentito quanto riportato dalla tv cinese, secondo la quale ci sarebbe Robin Li dietro l'acquisizione della maggioranza del Milan

Secondo quanto riportato questa mattina da 'La Gazzetta dello Sport', la firma sul contratto preliminare di è stata annunciata ma, tecnicamente, non ancora apposta: la prossima settimana dovrebbe essere quella cruciale e, anche nel caso in cui non dovesse arrivare, comunque . Tra il 'signing' ed il 'closing', poi, : se dal punto di vista societario tutto questo non creerà problemi, dal punto di vista del calciomercato sì, perché che i cinesi dovrebbero versare quale 'fee' di ingresso nel Milan restano vincolati alla firma del preliminare, e, pertanto, Adriano Galliani, fino a quel momento, dovrà operare esclusivamente . I tecnici delle due parti, cinesi e Fininvest, lavoreranno anche nel weekend, ha ricordato la 'rosea', per mettere a punto le clausole dei contratti, nonostante (almeno pubblicamente) resti incertezza sui nomi dei futuri investitori del Milan: l'ultima indiscrezione è stata lanciata, ieri, dalla CCTV, televisione di Stato cinese, secondo la quale, all'interno del fondo acquirente, , Presidente e fondatore del motore di ricerca asiatico Baidu. Per la CCTV, Li avrebbe rilevato il 70% (e non l'80) delle quote del Milan in cambio di un corrispettivo di 437 milioni di dollari, pari a 390 milioni di euro. Le voci, però, in ambito rossonero: Fininvest, infatti, avrebbe giudicato come “indiscrezioni infondate” tali notizie, ed anche la cordata cinese rappresentata da non ha confermato nulla. Il mistero rimane ma, visto che per Silvio Berlusconi, ormai, il , evidentemente, che Robin Li ci sia o meno, il consorzio di imprenditori ha una potenza economica tale da consentire al patron rossonero di poter dormire sonni tranquilli.

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