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Cessione Milan, dopo il sì di Berlusconi questi i ‘nodi residui’ dell’affare

Galliani Berlusconi Milan
Ieri l'assenso di Silvio Berlusconi alla trattativa in esclusiva con i cinesi per la vendita della maggioranza del Milan: ecco cosa resta da chiarire

Daniele Triolo

'La Repubblica' in edicola questa mattina ha rivelato come, ieri pomeriggio, nel classico lunedì di Arcore con i propri figli, il Presidente del Milan, Silvio Berlusconi, abbia dato il proprio assenso alla interessato all'acquisizione della maggioranza del Milan. Un passaggio, si può leggere ancora su 'La Repubblica', tecnicamente fondamentale, ma sul quale, però, nel corso del mese di trattative, . Anche perché, a conti fatti, gli acquirenti cinesi restano ancora piuttosto misteriosi: secondo indiscrezioni, nella cordata che vuole il Milan ci sarebbero sia il fondo immobiliare '', comproprietario del Guangzhou, sia , Presidente e fondatore di 'Alibaba Group', colosso dell'e-commerce in Oriente. Si parla di un trasferimento del 70% delle quote del Milan in mano asiatica per 350 milioni di euro (naturalmente, più i soldi per coprire i debiti ed il budget per il calciomercato), ma alcuni 'nodi residui' nell'operazione, secondo 'La Repubblica', resterebbero: , il nuovo assetto societario con un unico Amministratore Delegato rispetto al duo Barbara Berlusconi – Adriano Galliani, la delicata gestione dell'interregno nel periodo del passaggio di proprietà.

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