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Cessione Milan, e se fosse tutto un bluff?

Daniele Triolo

L'edizione odierna di 'Tuttosport' lancia inquietanti interrogativi sulla trattativa per la cessione del 99,93% del Milan da Fininvest a Sino-Europe Sports

Non soltanto Milan-Crotone al centro dell'attenzione della rassegna stampa rossonera di questa mattina. Il quotidiano torinese 'Tuttosport', infatti, si è soffermato a parlare della ai cinesi della 'Sino-Europe Sports', alimentando dei dubbi sulla trattativa, soprattutto in seguito della finalizzazione della maxi-operazione economica.

Per 'Tuttosport', sarebbero diversi, e non pochi, gli elementi di difficile comprensione in tutta la vicenda. La proroga a febbraio comporterà , per un totale, già, di 200 milioni complessivi:, vale a dire il triplo di quanto pagato da Erick Thohir, all'epoca, per avere il controllo dell’Inter. Come è possibile – la domanda di 'Tuttosport' - che questi soldi arrivino senza problemi, mentre il resto dell’investimento è bloccato in Cina dalla mancata concessione delle autorizzazioni del Governo? Il ritardo, sarebbe dovuto, per 'Tuttosport', ad una leggerezza commessa da SES la quale, per aspettare l'ingresso di un nuovo socio nella cordata, avrebbe richiesto i permessi con due settimane di ritardo.

Questi soldi, poi, di chi sarebbero? Per i potenziali, futuri acquirenti del Milan, si tratterebbe di somme già nella disponibilità delle banche coinvolte, ma non in Cina, bensì 'offshore', a Hong Kong. Più che una caparra, pertanto, sembrerebbe un acquisto 'a rate'. Infine, dubbi anche sulla composizione della cordata: , ma la segretezza che circonda i personaggi di questa vicenda è davvero tanta ed inesplicabile. “Sino-Europe Sports', ad esempio, non ha un sito web. Haixia Capital ce l’ha, ma soltanto in cinese.

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