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Martedì Silvio Berlusconi ha lasciato l'ospedale San Raffaele di Milano. All'uscita dalla struttura ha lasciato delle dichiarazioni importanti, importantissime, sul futuro del Milan: come scrive La Gazzetta dello Sport, ha in un certo senso dato il suo ok alla cessione. Mentre il patron rossonero parlava, a New York erano le cinque del mattino. Quando Sal Galatioto si è svegliato e ha letto le parole del Presidente non ha perso tempo ed è subito volato a Milano, consapevole sia il momento giusto per dare l'accelerata conclusiva. Si è imboccato il rettilineo finale di un affare complicato, che si quantifica in 740 milioni (questa la valutazione del Milan), più 400 milioni nei prossimi anni per il mercato. 400 milioni che saranno spesi in tre anni, non in due. Piccolo lapsus di Berlusconi.
All'arrivo all'aeroporto, Galatioto ha parlato della possibile chiusura: "Speriamo vada tutto a buon fine, ho sentito ciò che ha detto Berlusconi. Non posso dire nulla, i nomi dei cinesi saranno svelati molto presto". È probabile che resti a Milano finchè non ci saranno le firme sul preliminare. La data della scadenza si avvicina (15 luglio), ma si cercherà di fare prima. La data possibile è il 12 luglio. Il closing definitivo è previsto per settembre. Nel frattempo sono emersi dettagli importanti: se una delle due parti dovesse tirarsi indietro dovrebbe pagare una penale di 100 milioni.
Da sottolineare c'è anche che tutte le operazioni di mercato del Milan saranno a carico della cordata cinese. Scenario che, dunque, piano piano si delinea in modo preciso. Unico mistero continua a riguardare i nomi degli acquirenti. Viene difficile pensare che neanche Fininvest ne sia a conoscenza, eppure questa voce circola. Galatioto ha detto si scopriranno presto, possibile l'arrivo di qualcuno di loro in occasione della firma?
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