Ci siamo: il Milan sembrerebbe essere vicinissimo ad una svolta. Epocale. La cordata cino-americana, capitanata da Salvatore Galatioto, pare aver già avviato la ‘due diligence’, volta ad investigare sui dati della società rossonera. Con Silvio Berlusconi () che si starebbe convincendo a cedere la maggioranza delle quote societarie del Milan e con i tifosi già pronti a sognare. Ma conviene davvero sperare in un’entrata graduale nella società da parte dei cinesi?
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Cessione Milan: Jack Ma, i tifosi sperano. Ma conviene davvero?
Secondo china-files.com, autorevole portale esperto di politica, l'ipotetico passaggio del club rossonero in mani straniere non sarebbe necessariamente positivo. "In una fase di insicurezza dell'economia, porti i capitali dove c'è certezza del diritto. Ebbene, cosa c'è di meglio, oggi, che investire nel calcio in Europa? Porti i soldi all'estero, li rimetti in circolo, e al tempo stesso fai contento il governo che vuole un Paese ‘superpotenza calcistica’, perché il Milan potrebbe significare trasferimento di cultura calcistica in Cina, cioè un contributo alla causa", ha sottolineato Rowan Simons, commentatore e scrittore con il compito di promuovere il calcio amatoriale in Cina, provando a spiegare il perché Jack Ma, fondatore di Alibaba, potrebbe essere interessato alle quote rossonere.
Lo stesso Simons ha, quindi, aggiunto: "In questi investimenti, i gruppi cinesi dichiarano di solito di avere speso meno di quanto effettivamente spendono". In poche parole ai tifosi conviene sognare perché il Milan avrebbe davvero la possibilità di diventare un club ricchissimo e perché Jack Ma avrebbe tanti soldi da investire. Allo stesso tempo, però, ci sarebbe da considerare anche il fatto che l’accordo tra Alibaba e Berlusconi potrebbe inserirsi totalmente nella disfida tra grandi gruppi cinesi () con, sullo sfondo, le ambizioni del governo di Pechino. "E il Milan – prosegue il portale china-files.com - sarebbe inserito in logiche che sfuggono totalmente al controllo dei suoi tifosi".
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