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Fininvest e 'Sino-Europe Sports' hanno annunciato, nella giornata di ieri, per l'operazione del passaggio di proprietà del Milan . La proroga, come concordato, sarà valida soltanto nel momento in cui, entro lunedì 12 dicembre, il fondo cinese avrà versato, sul conto di Fininvest, altri 100 milioni di caparra dopo quelli già depositati tra agosto e settembre.
'Il Sole 24 Ore' in edicola questa mattina ha spiegato come, a conti fatti, vi siano ancora che dovrebbero affiancare, nella maxi-operazione economica, Yonghong Li, Presidente di 'Sino-Europe Sports', e la Haixia Capital. Circolano con insistenza i nomi di Huarong International e di due municipalità cinesi, comunque una cosa appare certa: , ma in realtà questa lista di investitori sarebbe variabile fino all'arrivo delle tanto sospirate autorizzazioni del Governo cinese all'esportazione dei capitali per chiudere l'affare Milan.
In pratica, ha spiegato il quotidiano economico, alcuni soggetti potrebbero avere il permesso di Pechino, ma ad altri questo permesso potrebbe essere negato e dunque l’elenco degli investitori potrebbe subire ancora delle modifiche. “Repubblica' ha quindi evidenziato come, da metà ottobre, complice la svalutazione monetaria, il Governo di Pechino abbia che non siano di imprese che investono all’estero (come Suning, azienda leader dell’elettronica, che ha comprato l’Inter), impedendo l’acquisto di azioni di società straniere: la caparra di 200 milioni che SES finirà di versare entro lunedì a Fininvest, infatti, arriva attraverso la filiale di Hong Kong di SES. Se per fine gennaio le autorizzazioni governative non saranno arrivate, 'Sino-Europe Sports' valuterà l'ingresso nella cordata anche di soci europei.
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