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Cessione Milan, novità sulla cordata cinese e sui dettagli economici

Robin Li, uno degli imprenditori cinesi che vuole il Milan (fonte foto www.makemefeed.com)
Si continua a lavorare per la trattativa di cessione della maggioranza del Milan ai cinesi: investimenti pesanti, ma per ora niente stadio

Daniele Triolo

Proseguono, , le operazioni per la cessione della maggioranza del Milan alla cordata cinese che sta trattando in esclusiva con Fininvest da oltre un mese. Si sta provando ad arrivare alla firma di entro il prossimo 30 giugno, . L'edizione odierna di 'Milano Finanza' riporta come un passaggio decisivo dell'operazione riguarderà la costituzione del 'veicolo' con il quale , il gruppo , il colosso statale dei liquori , un immobiliarista e un operatore del mondo dei beni di consumo proveranno ad acquisire il 70% del club di Via Aldo Rossi. Non si dovrebbe trattare, secondo 'MF', né di un fondo d’investimento, né di una new corporation, ma di una cosiddetta 'società di scopo', che verrà creata a breve, o a Hong Kong o negli Stati Uniti. Il tutto mentre Fininvest ed il consorzio cinese stanno trovando una quadra sulla (Adriano Galliani dovrebbe rimanere, almeno nella fase di transizione, mentre, per ora, non si è ben capito ), e sulle garanzie economiche che continua a richiedere Silvio Berlusconi, il quale intende sì, vendere, ma anche lasciare il club in buone mani. In ballo, ha sottolineato 'Milano Finanza', da destinare al mercato, ma con tempi e modalità di 'iniezione di capitale' ancora da definire: almeno 100 di questi milioni, però, serviranno in fase di ricapitalizzazione iniziale, per mettere in sicurezza i conti rossoneri ed operare . Capitolo stadio: per 'MF', al momento, sul tavolo della trattativa tra Fininvest e i cinesi non c’è il dossier del : l’opera non è ritenuta infatti una priorità per lo sviluppo del business della società anche per gli elevati costi d’investimento.

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