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Cessione Milan: se salta, ecco come cambierà il mercato

Gianluigi Donnarumma Milan
L'incertezza sulla data del closing per la cessione del Milan ai cinesi o sulla sua effettiva fattibilità potrebbe cambiare o addirittura rivoluzionare le strategie di mercato che Marco Fassone e Massimo Mirabelli avevano in mente già per gennaio.

Redazione

Venendo a mancare i capitali dei presunti nuovi proprietari, il mercato tornerebbe nelle mani di Adriano Galliani e si renderebbero necessarie alcune cessioni, anche illustri, per fare cassa.

Il primo nome sulla lista dei partenti, soprattutto dopo l'esplosione di Gianluca Lapadula (ieri autore di una doppietta), è quello di Carlos Bacca. Vincenzo Montella non sembra essere soddisfatto di quanto fatto finora dal centravanti colombiano che, disturbato forse dalle voci di mercato e da un rapporto complicato con l'allenatore, non garantisce più quell'apporto realizzativo che forniva lo scorso anno e all'inizio di questa stagione. Sulle sue traccie ci sono, oltre al solito West Ham, il Valencia di Cesare Prandelli ed il Paris Saint-Germain di Unay Emery che lo conosce bene, per averlo allenato a Siviglia. Le recenti prestazioni poco convincenti ne hanno probabilmente abbassato la valutazione di 30 milioni fatta in estate.

Altro illustre sacrificato potrebbe essere Mattia De Sciglio che, secondo il Mundo Deportivo, sarebbe sotto stretta osservazione del Barcellona, ancora alla ricerca di un valido sostituto di Dani Alves, trasferitosi alla Juventus. La stessa Juventus è sulle sue traccie sin dalla scorsa finale di Coppa Italia, vinta proprio contro i rossoneri. Le altalenanti prestazioni del terzino potrebbero convincere la dirigenza alla cessione, contravvenendo in questo caso alla politica di un Milan giovane, italiano e con giocatori di provenienza dal proprio settore giovanile.

Meno rimpianti darebbero le cessioni di Keisuke Honda e José Sosa: entrambi sono di difficile collocazione nell'attuale 4-3-3 varato da Montella. Sul primo si attendono (e forse si sperano) richieste dalla MLS o dalla Cina (Shangai SIPG in primis), sul secondo bisogna valutare la proposta del Fenerbahce, poco convincente sinora. La richiesta dei turchi per un prestito con diritto di riscatto ad una cifra inferiore ai 7,5 milioni, investiti non più tardi di 3 mesi fa, non è allettante.

Capitolo Luiz Adriano. La sua mancata cessione in Cina allo Jiangsu Suning la scorsa estate, dopo che tra l'altro si era fatto immortalare con la sciarpa della squadra, ha avuto del clamoroso e sembra averne condizionato negativamente il proprio rendimento. Ora il suo agente Gilmar Veloz lo ha proposto in Bundesliga ma non è da escludere una sua cessione in prestito al Genoa, soprattutto qualora il Grifone dovesse sostituire Leonardo Pavoletti, in partenza per Napoli. Potrebbe anche essere un'occasione per un suo rilancio, come M'Baye Niang e Suso insegnano.

Ultimo, ma non meno importante, il rebus Gianluigi Donnarumma. Qui trattasi veramente di un rebus, in quanto il suo agente Mino Raiola sembra spingere per una sua cessione ed ovviamente le pretendenti non mancano, sia in Italia (vedi Juventus, alla ricerca di un dopo Buffon) che all'estero, con la Premier League su tutte (vedi Chelsea che farebbe follie pur di assicurarsi il gioiellino di Castellammare di Stabia) ma c'è da fare i conti con i risvolti che una simile perdita comporterebbe. I tifosi lo amano e mal digerirebbero una mossa del genere che, comunque, non si sposerebbe affatto con la politica che Silvio Berlusconi ha in mente se dovesse rimanere il proprietario del Milan: un Milan dall'età media sempre più bassa. La cessione del numero 99 non sarebbe un buon biglietto da visita per un Presidente che riprende le redini del Milan.

 

Massimo Iurino

 

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