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Il Milan ai cinesi? Decisamente più si che no, è quasta l'aria che filtra dagli ambienti più vicini alla trattativa. A fare il punto sul passaggio del Milan dalle mani di Fininvest a quelle di Sino-Europe Sports questa mattina è "La Gazzetta dello Sport" che però ribadisce come in un contesto di cauto ottimismo non tutto sia ancora stato risolto. La data cruciale, quella del 13 dicembre, si avvicina a grandi passi eppure sono ancora molti i nodi da sciogliere. Da una parte manca ancora la lista definitiva delle società entrate nel consorzio Sino-Europe, dall'altra mancherebbero soprattutto i permessi del governo cinese per avallare un'operazione di così grande rilevanza economica.
A spaventare, quindi, più che la mancanza di liquidità da parte degli acquirenti, sarebbero le tempistiche con Fininvest che, scrive la "Rosea" potrebbe concedere un'ulteriore proroga solo in casi eccezionali, come questioni prettamente tecniche. Attenzione allora al "Piano B" con il possibile coinvolgimento di banche europee per sbloccare la trattativa il prima possibile, con la costituzione di una nuova Holding, in Lussemburgo. I 100 milioni già versati, intanto, stanno per trasformarsi da anticipo in penale e proprio questo scenario sembra tranquillizzare tutti, del resto nessuno vuole perdere spendere 100 milioni senza ricevere nulla in cambio.
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