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CESSIONE MILAN, trattativa ad oltranza con i cinesi

Silvio Berlusconi e Bee Taechaubol Milan
Il Milan dei prossimi anni parlerà cinese: si parla, però, di un'offerta più bassa rispetto i 480 milioni di euro per il 48% come stabilito ad agosto

Daniele Triolo

Dopo un primo incontro 'di conoscenza', ha scritto stamattina il quotidiano 'La Repubblica', proseguirà ad oltranza, già a partire da oggi, la trattativa tra Fininvest (rappresentata dai manager Alessandro Franzosi e Leonardo Brivio) e Bee Taechaubol, presente ieri a Shenzhen insieme ai rappresentanti di un gruppo statale di Pechino che vuole sbarcare nel calcio europeo.

Si è parlato, per quanto concerne il meeting andato in scena ieri, di una “prima puntata interlocutoria”: sembra che il Milan debba capire se accettare un'offerta che potrebbe essere più bassa rispetto i 480 milioni di euro per il 48% stabilito dal preliminare di acquisto siglato, lo scorso agosto, in Sardegna, da Silvio Berlusconi e Bee Taechaubol. Questo perché, per via della crisi finanziaria sui mercati asiatici, il quadro economico sembra essere mutato.

Non si esclude che il nuovo socio voglia dire la sua in merito alle strategie da adottare: a quanto pare, scrive 'La Repubblica', non dovrebbe trattarsi né dal gruppo Wanda (proprietario di Infront) né della Huawei, che già vanta rapporti commerciali con il Milan.

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