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Cessione Milan, tutte le ipotesi per il closing

Donato Bulfon

Dopo le parole odierne di Silvio Berlusconi, presidente del Milan, sul possibile rinvio della cessione societaria, sono diverse le ipotesi che possono riguardare i rossoneri e questa lunga trattativa con la cordata cinese

Dopo le parole odierne di Silvio Berlusconi, presidente del Milan, sul possibile rinvio della cessione societaria, sono diverse le ipotesi che possono riguardare i rossoneri e questa lunga trattativa con la cordata cinese.

Come analizzato da Pasquale Campopiano, giornalista del Corriere dello Sport, sono quattro i possibili scenari: closing rispettato il 13 dicembre, prestito da banche europee per rispettare le date richieste, rinvio di un mese o massimo 40 giorni e per ultima ipotesi, ora molto remota, quella che il Milan restasse a Berlusconi.

Nel primo caso, quello auspicato da tutti, sono necessarie le autorizzazioni che stanno però tardando. Più passano i giorni e più l'ipotesi si allontana, ma non è ancora completamente da scattare. Nel secondo caso,  con un prestito ponte dei 600 milioni da parte di istituti di credito europei, cosa che consentirebbe di aspettare con calma le autorizzazioni dalla Cina e andare al closing, sempre il 13 dicembre, con i soldi che si spostano dall’Europa nelle casse di Fininvest. Soluzione poco gradita a Sino Europe, perché considerata troppo costosa per gli interessi e poco affidabile.

Nel terzo caso, quello paventato oggi da Berlusconi, il closing slitterebbe a gennaio. E' questa, ad oggi, l'ipotesi più probabile, sentendo fonti vicine alla trattativa. Ma in questo caso, lo slittamento verrebbe concesso da Fininvest soltanto a fronte di un pagamento di una cedola sulla cifra da garantire ancora: ai 100 milioni anticipati a settembre, insomma, se ne aggiungerebbero altri a garanzia del rinvio. Fininvest a questo punto vorrebbe anche essere rassicurata sui soldi e sugli investitori: dalla Cina si continua ad obiettare che i soldi ci sono e il fondo Sino Europe è stato completato. Logico che a questo punto si ipotizzi una “disclosure” a garanzia di questo rinvio: nel giro di una settimana/dieci giorni, infatti, Sino Europe farebbe un comunicato sui soldi garantiti a Fininvest su un conto vincolato alla firma del closing e nello stesso inserirebbe i nomi dei soci del fondo che parteciperanno all’acquisto del Milan. Ovviamente un rinvio del closing a metà-fine gennaio si tradurrebbe anche in un mercato “freezzato” e firmato Fininvest (sulla stessa scia di quello vissuto in estate), a meno che le parti (cosa molto difficile) non si mettano d’accordo su un budget da investire.

L'ultima e più remota ipotesi è quella che il Milan resti a Berlusconi, ma le parole stesse del presidente sembrano allontanare l'eventualità. I tifosi però, vogliono chiarezza, e anche molto in fretta.

 

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