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Sono ore calde, caldissime, per il futuro del Milan. Oggi il CDA di ha dato il via libera alla trattativa esclusiva per la cessione del Milan alla cordata cinese guidata dall'advisor Sal Galatioto. , anzi. Con il passare delle ore Silvio Berlusconi sembra sempre più convito a tenersi il Milan o al limite a trovare dei soci di minoranza che possano portare denaro fresco nelle casse rossonero. Tre gli scenari possibili, vediamoli nel dettaglio.
Come detto Silvio Berlusconi non sembra convito dall'offerta ricevuta. Non tanto per le condizioni economiche (si parla di 500 milioni di euro subito per il 70% della proprietà del Milan) e 700 milioni di euro totali per tutto il Milan, ma per i nomi coinvolti nella trattativa e soprattutto per la modalità della cessione. , ma soprattutto l'attuale numero uno rossonero non sembra intenzionato a lasciare il Milan in questo modo. Berlusconi vorrebbe riportare la sua creatura in alto prima di lasciarla, vorrebbe insomma uscire di scena in maniera trionfale e non con una squadra che non centra l'Europa (nemmeno quella minore) da tre anni.
Era l'idea proposta da , su cui non a caso Berlusconi avrebbe chiesto ancora informazioni di recente. Vendere si, ma solo la minoranza o comunque mantenere il controllo sulla parte sportiva del Milan. Una soluzione, questa, che avrebbe permesso agli attuali vertici del Milan di avere denaro fresco per risolvere i debiti e fare un grande calciomercato. Un'idea però che non piace alla cordata cinese. Berlusconi ci spera ancora, avrà ancora un mese di tempo per provarci, ma sembra essere la pista più difficile da percorrere.
La cessione definitiva del Milan, in pratica che sono disposti a entrare con calma, rilevando "solamente" il 70% del Milan per aspettare 2/3 anni prima di rilevare anche il restante 30% della società. Una soluzione che, di fatto, metterebbe immediatamente fine a ogni potere decisionale della famiglia Berlusconi e che chiuderebbe, dopo 30 anni, quest'epoca della storia rossonera. Una soluzione caldeggiata da gran parti di Fininvest, ma che non piace all'ex Presidente del consiglio, che vorrebbe lasciare da vincente.
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