Intercettato dall'ANSA, il presidente di Sino-Europe Sports Yonghong Li ha fatto il punto sulla cessione del Milan e soprattutto sul closing. Di seguito vi riportiamo l'intervista integrale:
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Cessione Milan, Yonghong Li: “Siamo fiduciosi, ma è pronto un piano B”
"Mi dispiace per i tifosi che avrebbero legittimamente fretta che la cessione si concludesse - afferma in una intervista all'ANSA - ma in fondo è giusto così, questa finale è stata conquistata dall'attuale gestione ed è corretto che siano loro a viverla e, speriamo, a vincerla. Da parte nostra, abbiamo deciso di dare il nostro contributo aderendo alla proposta del Milan di elargire un premio in caso di vittoria, che sarebbe un ulteriore stimolo per SES per tenere alta l'asticella. La nostra ambizione è infatti continuare la storia di successi del Milan. E ci auguriamo che Silvio Berlusconi, da Presidente Onorario, possa in futuro alzare altri trofei".
A che punto siamo? Perché il closing non è ancora stato firmato? Quali sono le autorizzazioni mancanti e quando verranno concesse?
"In Cina, ogni investimento verso Paesi esteri è soggetto all'approvazione dell'autorità regolatoria cinese. Di recente, l'autorità ha annunciato nuove misure di controllo nei confronti degli investimenti verso l'estero, e questo riguarda anche le operazioni annunciate prima che tale accordo fosse reso pubblico, come nel caso dell'acquisizione del Milan da parte di SES. Il team di SES sta lavorando al percorso autorizzativo previsto dalle nuove regole, ma in generale tutte le richieste di autorizzazione pendenti, non solo la nostra, sono soggette alle stesse misure".
Perché - in attesa delle autorizzazioni - non è stata acquistata una partecipazione del Milan equivalente ai 200 milioni di Euro anticipati?
"Perché non sarebbe stata autorizzata. La regolamentazione limita l'acquisizione delle partecipazioni cinesi all'estero indipendentemente da quanto ampie sono. In questa fase a SES non è concesso detenere alcuna partecipazione nel Milan".
Come mai molti altri gruppi cinesi hanno realizzato investimenti nell'industria calcistica, in Italia oltre che in Gran Bretagna, senza incontrare le stesse difficoltà?
"Si tratta di operazioni che sono state chiuse prima dell'annuncio delle nuove misure di controllo".
Confermate che tutti i capitali per l'acquisizione della società sono già stati raccolti e sono nella disponibilità della cordata?
"Per la verità SES ha raccolto una quantità di capitali superiore rispetto all'importo dell'investimento; la disponibilità di tali fondi è soggetta al completamento della procedura prevista dal regolatore. SES è impegnata anche nella continua rivalutazione e ottimizzazione della propria base di investitori, in base alle nuove normative previste dalle autorità cinesi".
Cosa succederebbe se le autorizzazioni venissero negate?
"SES ha individuato una struttura alternativa di investimento, che risolverebbe il nodo rappresentato dalle nuove misure introdotte".
È vero, quindi, che si sta lavorando a un «piano B» con capitali/investitori europei? In questo caso come funzionerebbe? Sarebbero azionisti ponte che lascerebbero il posto a quelli cinesi dopo le autorizzazioni? Le tempistiche (3 marzo) cambierebbero?
"In questa fase siamo fiduciosi che le autorizzazioni saranno concesse in tempo per consentire il closing entro la data concordata con Fininvest, quindi preferiremmo non entrare in dettagli riguardo al Piano B, che, in ogni caso, è pienamente rispettoso del quadro normativo in vigore".
In questo caso, lei rimarrebbe azionista?
"Personalmente, sono totalmente impegnato nel costruire il futuro del Milan, e questo è stato di recente confermato con il versamento della seconda caparra a Fininvest".
Da chi sono stati versati i 100mln dati in caparra? I capitali sono detenuti dai futuri azionisti di AC Milan?
"Si, la seconda tranche è stata versata direttamente da una società interamente controllata da SES".
È vero che SES coprirà le perdite registrate dal Milan a partire da luglio?
"Sì, gli accordi con Fininvest prevedono che le perdite registrate dal Milan a partire dallo scorso mese di luglio facciano carico a SES; questo è uno dei principali motivi che giustificano gli obblighi di condivisione delle decisioni che implicano delle spese da parte del Milan".
È plausibile che i restanti 320mln possano essere dilazionati in varie rate? Magari attraverso versamenti periodici da 100mln?
"Tale possibilità non è né contemplata nell'accordo con Fininvest, né attualmente prevista dalle parti".
Qual è il motivo per cui la lista degli investitori non è ancora nota? Confermate i nomi degli investitori diffusi dagli organi di stampa nei giorni scorsi?
"Purtroppo, non potremo dare ulteriori informazioni su questo tema fino al closing e ciò anche in considerazione che tale disclosure anticipata potrebbe complicare il già delicato processo per l'ottenimento delle autorizzazioni necessarie al completamento dell'operazione stessa. Inoltre, SES ha assunto obblighi di confidenzialità nei confronti di molti degli investitori e l'impegno di alcuni di essi è subordinato all'ottenimento delle autorizzazioni governative. Per tutti questi motivi, siamo tenuti a comunicare la compagine definitiva non prima del closing. Ad ogni modo, in conformità a quanto previsto dagli accordi, abbiamo fornito a Fininvest, in via riservata, l'elenco degli investitori e la aggiorniamo costantemente sull'evoluzione della procedura di approvazione".
La cordata sembra essere costituita da istituti finanziari che di solito non acquistano società di calcio. Chi sono i veri acquirenti di AC Milan?
"Non commentiamo le indiscrezioni sui nomi degli investitori. In generale, le istituzioni finanziarie cinesi sostengono attivamente gli investimenti cinesi all'estero e vale la pena di rammentare che la SES è un fondo di investimento. Tutti gli investitori che partecipano al fondo tengono presenti i fondamentali economici e valutano la bontà dell'investimento sotto tutti i profili rilevanti".
SES è una holding detenuta da più soggetti. Come sarà distribuito il capitale tra gli azionisti? Quale sarà l'equilibrio di governance che potrà consentire una gestione efficace della squadra?
"Come detto, SES è un fondo e come tale è gestito professionalmente dalla società di gestione. Il CDA del Milan sarà composto da rappresentanti degli investitori e da membri indipendenti, con l'unico scopo di supportare una gestione ottimale del Milan, al fine di ottenere i migliori risultati sia per gli investitori, sia per la squadra".
Qual è il suo track record professionale? Ha avuto interessi nella gestione di società nell'industria dello sport? Quali sono le sue competenze in merito?
"Le mie competenze in ambito sportivo non sono così rilevanti. Ribadisco che la gestione della società sarà affidata al CDA e al management del Milan, che è stato e continuerà ad essere selezionato tra i migliori professionisti sul mercato".
Qualcuno ha avanzato l'ipotesi che i capitali di SES appartengano in realtà a Silvio Berlusconi.
"Si tratta di una notizia completamente infondata. Il riciclaggio di denaro è un crimine perseguito penalmente sia in Italia che in Cina. L'operazione sul Milan e'effettuata con capitali di investitori cinesi (fosse altrimenti, peraltro, non avremmo tutti i problemi di autorizzazioni che ci stanno rallentando) ed è totalmente conforme alle leggi locali e internazionali. SES ha il pieno rispetto nei confronti di Silvio Berlusconi nel ruolo di controparte di questa transazione".
Parliamo di mercato. Come si svolgerà la futura gestione del mercato dal punto di vista finanziario?
"Il mercato di gennaio dovrà essere effettuato a saldo zero. Questa è stata la volontà congiunta di Fininvest e SES".
Come si svolgerà la futura gestione del mercato dal punto di vista della governance? Chi deciderà?
"Adriano Galliani gestirà il mercato rispettando i parametri dell'accordo e, dunque, ogni operazione dovrà essere approvata da SES".
Perché il mercato non viene interamente gestito da Fininvest?
"Come le dicevo, gli oneri della gestione della società resteranno a carico di SES dopo il closing, e quindi non possiamo non avere voce in capitolo su tutti gli argomenti di spesa. D'altra parte, anche a prescindere da questo non irrilevante aspetto, ogni operazione eseguita durante il periodo intercorrente tra la firma del contratto preliminare e il closing condizionerà a tutti gli effetti i futuri proprietari del Milan, sia in termini di costi futuri, sia in termini di strategia. È prassi comune che in ogni acquisizione gli accordi contrattuali garantiscano al compratore una forma di controllo su tutte le operazioni effettuate dal venditore tra la firma del contratto e il closing".
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