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Diciamoci la verità. Prima dello scorso 12 gennaio, giorno in cui Luiz Adriano fu escluso dalle convocazioni per Milan – Carpi di Coppa Italia, quasi nessuno, tra sportivi, tifosi ed addetti ai lavori, era a conoscenza dell'esistenza dello Jiangsu Suning. Quindi, il prorompente ingresso della società cinese sul calciomercato italiano ha portato alla ribalta questa realtà, rivelatosi finora piuttosto contraddittoria.
Lo Jiangsu Suning Football Club è una società calcistica cinese, con sede nella città di Nanchino, e che milita nella massima divisione del campionato cinese, ovvero la Chinese Super League. I suoi colori sociali sono il blu, il giallo ed il bianco, è stata fondata nel 1958 con la nomenclatura Jiangsu Province Football Team e, pur essendo stata tra le squadre fondatrici della prima stagione calcistica professionistica cinese, nel 1994, lo Jiangsu Suning nella sua storia ha ottenuto, quale massimo risultato, un secondo posto nella stagione 2011-2012. Più una Supercoppa di Cina nel 2013 ed una Coppa di Cina nel 2015.
La sua intera rosa, secondo il popolare portale web 'Transfermarkt.com', vale appena 9 milioni di euro ed ora, improvvisamente, si scopre ricca di denaro. Fino a poche settimane fa, il club si chiamava Jiangsu Sainty poi, nel dicembre 2015, è stato acquistato dal Suning Commerce Group, colosso cinese dell'informatica che vanta oltre 1600 punti vendita, in oltre 700 città, sparse tra Cina, Hong Kong e, naturalmente, il tecnologicamente progredito Giappone. Il gruppo Suning, nel 2012, ha fatturato circa 16 miliardi di dollari: ecco da dove, logicamente, provengono gli ingenti fondi di cui, adesso, dispone la squadra allenata da una vecchia conoscenza del calcio italiano, quel Dan Petrescu che, dal 1991 al 1994, giocò nel ruolo di terzino nel Foggia prima e nel Genoa poi.
Lo Jiangsu Suning ha intenzione di spendere ingenti risorse economiche profondendole nel calciomercato italiano: il club ha provato a prendere dapprima Luiz Adriano e, contemporaneamente, ha avviato trattative con l'Inter per il 29enne centrocampista colombiano Fredy Guarín, poi con la Roma per il 28enne attaccante ivoriano Gervinho. Soltanto che i movimenti dello Jiangsu Suning sul mercato italiano stanno fortemente condizionando, se non frenando, le mosse che aveva in mente di fare Adriano Galliani in questa sessione invernale. Il 'condor', infatti, era riuscito a realizzare un piccolo, grande capolavoro economico, rivendendo Luiz Adriano dopo pochi mesi di permanenza a Milano al doppio della cifra per la quale era stato acquistato dallo Shakthar Donetsk in estate: al brasiliano sarebbero andati 8 milioni di euro, rispetto i 2,5 percepiti al Milan. “Un affare, per il ragazzo e per la società”, aveva detto Sinisa Mihajlovic alla vigilia di Milan – Fiorentina. Un affare, però, saltato, perché, una volta arrivato in Cina, dopo aver dovuto aspettare tre giorni a Londra in attesa del visto, . Forse perché avrebbe voluto versare dei soldi 'extra contratto', o forse perché quegli 8 milioni erano da intendere al lordo. Chi lo sa. Sta di fatto che il brasiliano ha salutato tutti, , ed ha ripreso l'aereo per Milano. Domani si allenerà con la squadra e, con tutta probabilità, sabato sarà nuovamente . Intanto, però, , che avrebbero fatto molto comodo per acquistare un centrocampista. O .
Lo Jiangsu Suning, intanto, insiste, e, dall'Italia, vuole portar via anche Guarín e Gervinho. Mentre per quanto riguarda l'operazione con l'Inter, il Milan osserva da spettatore fortemente disinteressato, altrettanto non si può dire per l'affare che potrebbe (o dovrebbe) portare in Cina l'ex Lille e Arsenal. Se la Roma, infatti, riuscisse a vendere Gervinho alla società di Nanchino, una volta Capitale di stato cinese, per 12 milioni di euro, reinvestirebbe immediatamente tale cifra sull'acquisizione dal Milan di Stephan El Shaarawy, in attesa soltanto di una chiamata per partire da Milanello con direzione Trigoria. Insomma, da quello che riuscirà a fare, e, magari, a mantenere, lo Jiangsu Suning sul mercato italiano passa tanto del futuro del Milan: ai posteri, ed ai faraonici contratti asiatici, l'ardua ed attesa sentenza.
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