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Dopo aver parlato in televisione, il tecnico del Crotone Davide Nicola ha commentato così in sala stampa la prestazione della sua squadra: "C'è una spiegazione se prendiamo gol negli ultimi minuti, ci stiamo lavorando. Per chi come noi è costretto ad andare sempre a 200 all'ora perchè spesso non riusciamo a risolvere positivamente gli uno contro uno, se riusciremo a migliorare sulla gestione della partita e su questo aspetto non potremo che migliorare. Oggi abbiamo subito un "gollonzo", poi è chiaro che un giocatore come Lapudula ti può punire, ci è costato un punto. Oggi però si giocava contro una grande squadra, intanto però stiamo crescendo soprattutto come mentalità, anche perchè sette giocatori stanno giocando in Serie A per la prima volta".
L'analisi della partita: "Avevamo preparato la partita per lasciare un possesso palla controllato al Milan visto che è un possesso non molto veloce, creato per trovare spazi tra le linee alzando i terzini. Noi abbiamo scelto di non concedergli quegli spazi e si creavano buchi tra il loro centrale e il terzino, infatti il gol è arrivato così, nel secondo tempo abbiamo avuto un'altra situazione così e avremmo potuto passare sul 2-0. La prestazione l'abbiamo fatta, l'identità c'è, anche la volontà di realizzare punti, ma per ora non ci riusciamo, ma vogliamo farcela per salvarci".
Il rigore: "A me sembrava un contrasto di gioco, fortunatamente Cordaz ci ha messo una pezza, ma non è il nostro compito analizzare le decisioni dell'arbitro. Non si può controllare tutto nel calcio, la percezione dei giocatori e della terza possono portare a situazioni che sono più o meno giuste".
La corsa salvezza: "Le ultime 4 corrono molto in campo, ma non trovano punti. La politica di questa società è di puntare sui giovani e scoprire nuovi talenti, il tutto con un'identità di gioco e in Serie A non è cambiata. Tra le ultime 4 e il resto della Serie A c'è uno scalino, dobbiamo capire che il nostro campionato deve essere questo, senza abbatterci per sconfitte come quelle con squadre con la qualità del Milan".
Lo Scida: "Adesso la squadra sta meglio con il nostro stadio, abbiamo fatto anche punti li e la differenza tra le prime cinque partite e le altre è dettata dal fatto che pensavamo di continuare con il progetto dello scorso anno, ma il nuovo mercato ci ha obbligato a cambiare, abbiamo dovuto costruire un'identità precisa".
Montella: "Io e Vincenzo ci conosciamo da tanto, credo che lui sia un uomo e allenatore intelligente, sa valutare benissimo cosa sa fare una squadra avversaria. Le sue belle parole fanno piacere, ma credo sia più contento lui di me. Nell'ambiente Milan si sta instaurando un ambiente particolare per tutti questi i risultati positivi, la prossima volta speriamo di rovinargli la festa, lo dico in senso buono"
Dal nostro inviato a San Siro Edoardo Lavezzari
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