Davide Lapadula, fratello di Gianluca e attaccante del Sondrio, squadra dell'Eccellenza lombarda, ha parlato a Top Calcio 24 del grande exploit del nuovo bomber del Milan. Ecco le sue parole.
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D. Lapadula: “Orgogliosi di Gianluca, ma questo è solo l’inizio”
IL MOMENTO DI GIANLUCA - "Siamo felicissimi e orgogliosi di Gianluca, questo è solo l'inizio di quello che farà mio fratello in carriera. A lui piacciono queste tipo di sfide e ama prendersi responsabilità. Le critiche di inizio stagione gli hanno dato solamente più forza. Nazionale? La notizia della convocazione ha riempito di orgoglio tutta la nostra famiglia, spero possa essere l'inizio di un lungo percorso con la maglia azzurra".
MILAN E IL MERCATO ESTIVO - "Le voci di mercato di quest'estate? Diverse squadre erano su di lui: Genoa e Napoli su tutte. Ma la chiamata di Berlusconi è stata fondamentale per convincerlo ad accettare il Milan. Gianluca si trova benissimo all'interno del gruppo rossonero, sono tutti ragazzi giovani e volenterosi. Questa squadra può fare già bene quest'anno e negli anni a venire. Perché è arrivato così tardi in Serie A? Come spesso dice anche lui, durante la sua carriera ha passato dei momenti difficili a Cesena e Frosinone. Tutto questo lo ha rafforzato, perché ha una fame che pochi giocatori hanno. Non tutte le colpe, però, sono delle società in cui si è trovato in difficoltà, anche lui si prende le proprie responsabilità per alcuni fallimenti".
VOGLIA DI ARRIVARE - "Se è vero che gioca più per la squadra rispetto a Bacca? E' sempre stata una caratteristica di Gianluca. Per lui, come ha sempre detto, il gol è solo una conseguenza della prestazione. Prima viene la prestazione poi il gol. Se ha avuto la rassicurazione che avrebbe giocato titolare al Milan? No, la titolarità se l'è sempre guadagnata in tutte le squadre in cui ha militato. Non è arrivato a Milano sapendo di avere il posto fisso in squadra, aveva solo voglia di mettersi in mostra con la sua nuova maglia. Prima convocazione in Nazionale? La sta metabolizzando e posso dire, senza esagerazioni, che per il Mondiale 2018 anche lui potrà dire la sua".
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