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Da Donnarumma a Locatelli, la cantera rossonera va blindata

Stefano Bressi

Il Milan è la squadra più giovane della Serie A e i suoi giovani si stanno rivelando top. Da Donnarumma a Locatelli, i baby valgono 200mln, vanno blindati.

Ieri Mino Raiola ha acceso la miccia, senza mezzi termini. Il procuratore ha fatto scattare l'allarme in casa Milan quando, parlando di Gianluigi Donnarumma, ha detto che la sua permanenza non è una certezza, ma dipenderà tutto dai nuovi proprietari. Il 25 febbraio Gigio compirà 18 anni e il Milan ha intenzione di fargli firmare il suo primo contratto da professionista. Secondo Raiola, Donnarumma è un autentico capolavoro, di quelli inimitabili, e ha un valore inestimabile. La quotazione è in continua ascesa. In fila per fare un tentativo ci sono già Real Madrid, Juventus e Chelsea. Per strapparlo al Milan, però, servirebbero almeno 80 milioni, se non di più. Gigio si è infatti confermato titolare e ad altissimo livello.

Nel corso del 2016, anno ricco di eventi particolari (dai 30 anni di presidenza di Silvio Berlusconi all'imminente cessione), il Milan ha riscoperto uno dei suoi più antichi, ma anche remunerativi, tesori: il vivaio. Il settore giovanile rossonero, nel giro di pochi mesi, ha dato un sacco di frutti, anche insperati. I livelli sono paragonabili a quelli degli anni '80, quando uscirono dalla Primavera giocatori come Paolo Maldini, Alessandro Costacurta, Franco Baresi). Oltre a Donnarumma e al già affermato Mattia De Sciglio, infatti, il Milan ha scoperto Manuel Locatelli (18 anni), Davide Calabria (20), Alessandro Plizzari (16). A crescere in modo esponenziale, però, sono soprattutto Alessio Romagnoli (21), M'Baye Niang (21) e Suso (22), anche se non provenienti direttamente dalle giovanili del Milan.

I rossoneri, dunque, hanno nel forziere una vera e propria fortuna, scrive il Corriere dello Sport. Volendo fare un bilancio al minimo, il valore dei rossoneri è il seguente: 80 milioni di base per Donnarumma, 20 per De Sciglio, 10 per Calabria, 40 per Romagnoli, 25 per Niang, 15 per Suso e 10 per Locatelli. Per un totale di 200 milioni. Considerando che il Milan ha speso per questi giocatori solo 28 milioni (25 Romagnoli e 3 Niang), si può facilmente intuire che enorme plusvalenza potrebbe ricavare il club di via Aldo Rossi.

I nuovi padroni cinesi, però, dovranno dimostrare di non avere solo interessi di business e blindare fin da subito questo patrimonio rossonero. Servirà, pertanto, fare dei contratti importanti, a prova di proposta indecente. Gli ingaggi che andranno proposti a Donnarumma e compagni dovranno essere davvero importanti, perché le insidie sono davvero dietro l'angolo.

Sicuramente su certe scelte influiscono anche le prospettive e le ambizioni dei baby campioni. Basti pensare a Marko Pjaca, che invece di andare al Milan per essere protagonista, ha preferito la Juventus dove sta facendo la comparsa, solo per giocare la Champions League.

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