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Dal mercato alla tattica, tutti i nodi del Milan di Montella

Vincenzo Montella Milan
Il Milan è partito per gli USA dove giocherà l'International Champions Cup. Montella non ha con sè volti nuovi, ma un bagaglio carico di lavoro da fare.

Stefano Bressi

Vorrebbe tanto poter imbastire un lavoro destinato a durare del tempo, basato su un'ossatura solida e chiara a cui aggiungere qualche tassello mancante, ma non può. Vincenzo Montella, nella rosa del Milan, di chiaro ci ha trovato poco o nulla. Difficile pretendere di poter lavorare su una squadra già perfettamente assestata, scrive La Gazzetta dello Sport, ma almeno una base non farebbe male. L'Aeroplanino, però, non va in avaria e mantiene la calma. La soddisfazione di essere arrivato finalmente al Milan supera qualsiasi dubbio e problema. Ma adesso si ritroverà catapultato in impegni rischiosissimi e sarebbe meglio uscirne quanto meno con dignità. Negli Stati Uniti Montella si è portato un po' di nodi da sciogliere. Alcuni spettano a lui, altri invece alla società e lui non potrà far altro che attendere.

Il primo problema è il tempo, che fugge. Le settimane passano e la firma del preliminare non arriva. L'estate avanza e il calciomercato anche, ma non per il Milan. Nella squadra che è partita per gli Stati Uniti non c'è neanche una faccia nuova, visto che Leonel Vangioni e Gianluca Lapadula sono rimasti a casa. E se qualcuno dovesse arrivare, si aggregherà alla squadra solo il 6 agosto, quando il Milan tornerà dagli Stati Uniti. Il campionato, ricordiamolo, inizia il 21. Ciò significa che ci saranno solo due settimane per inserirli nel gruppo e conoscerli. Sempre che non arrivino addirittura dopo.

E se il mercato è bloccato, Montella fa fatica a trovare un'idea tattica precisa, visto che potrebbero arrivare giocatori che comporterebbero uno stravolgimento del lavoro svolto fino a quel momento. Le idee di base sono per un 4-3-1-2 o un 4-2-3-1, ma per ora si lavora con il 4-3-3, visto che è il sistema più adatto agli interpreti.

Ma il mercato, come sempre, non è solo in entrata. Al Milan è pieno di giocatori con il "mal di pancia". Carlos Bacca è probabilmente il portabandiera. Sarebbe meglio che Montella sapesse subito se il colombiano è destinato a restare in rossonero, visto che per quel tipo di giocatore serve lavorare molto nel dettaglio sulla manovra d'attacco. L'elenco continua con Diego Lopez e Jeremy Menez.

Sempre per quanto riguarda il mercato in uscita, la rosa rossonera è ricca di esuberi: giocatori che non sono utili alla causa e che attendono solo di trovare una nuova sistemazione. L'emblema è Alessandro Matri, che ogni anno torna dal prestito per poi ripartire prima della nuova stagione; quest'anno, però, sarà l'ultimo. In tournée Montella potrà capire meglio chi trattenere e chi lasciare libero. Per qualcuno la cessione è sicura, per altri le sorprese potrebbero non mancare. Basti pensare a Suso.

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