Vorrebbe tanto poter imbastire un lavoro destinato a durare del tempo, basato su un'ossatura solida e chiara a cui aggiungere qualche tassello mancante, ma non può. Vincenzo Montella, nella rosa del Milan, di chiaro ci ha trovato poco o nulla. Difficile pretendere di poter lavorare su una squadra già perfettamente assestata, scrive La Gazzetta dello Sport, ma almeno una base non farebbe male. L'Aeroplanino, però, non va in avaria e mantiene la calma. La soddisfazione di essere arrivato finalmente al Milan supera qualsiasi dubbio e problema. Ma adesso si ritroverà catapultato in impegni rischiosissimi e sarebbe meglio uscirne quanto meno con dignità. Negli Stati Uniti Montella si è portato un po' di nodi da sciogliere. Alcuni spettano a lui, altri invece alla società e lui non potrà far altro che attendere.
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Dal mercato alla tattica, tutti i nodi del Milan di Montella
Il primo problema è il tempo, che fugge. Le settimane passano e la firma del preliminare non arriva. L'estate avanza e il calciomercato anche, ma non per il Milan. Nella squadra che è partita per gli Stati Uniti non c'è neanche una faccia nuova, visto che Leonel Vangioni e Gianluca Lapadula sono rimasti a casa. E se qualcuno dovesse arrivare, si aggregherà alla squadra solo il 6 agosto, quando il Milan tornerà dagli Stati Uniti. Il campionato, ricordiamolo, inizia il 21. Ciò significa che ci saranno solo due settimane per inserirli nel gruppo e conoscerli. Sempre che non arrivino addirittura dopo.
E se il mercato è bloccato, Montella fa fatica a trovare un'idea tattica precisa, visto che potrebbero arrivare giocatori che comporterebbero uno stravolgimento del lavoro svolto fino a quel momento. Le idee di base sono per un 4-3-1-2 o un 4-2-3-1, ma per ora si lavora con il 4-3-3, visto che è il sistema più adatto agli interpreti.
Ma il mercato, come sempre, non è solo in entrata. Al Milan è pieno di giocatori con il "mal di pancia". Carlos Bacca è probabilmente il portabandiera. Sarebbe meglio che Montella sapesse subito se il colombiano è destinato a restare in rossonero, visto che per quel tipo di giocatore serve lavorare molto nel dettaglio sulla manovra d'attacco. L'elenco continua con Diego Lopez e Jeremy Menez.
Sempre per quanto riguarda il mercato in uscita, la rosa rossonera è ricca di esuberi: giocatori che non sono utili alla causa e che attendono solo di trovare una nuova sistemazione. L'emblema è Alessandro Matri, che ogni anno torna dal prestito per poi ripartire prima della nuova stagione; quest'anno, però, sarà l'ultimo. In tournée Montella potrà capire meglio chi trattenere e chi lasciare libero. Per qualcuno la cessione è sicura, per altri le sorprese potrebbero non mancare. Basti pensare a Suso.
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