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Dal Papu a Gustavo: Milan, hai preso il Gomez sbagliato

Redazione

Il Milan pare aver sbagliato acquisto. Lo dice il minutaggio del difensore e le richieste di Montella di un centrale forte. Sugli esterni serve un rinforzo.

Arrivato come colpo a sorpresa dell’estate rossonera, svanito Mateo Musacchio, Gustavo Gomez non ha convinto Vincenzo Montella, né tantomeno i tifosi milanisti. Sconosciuto ai più, il difensore paraguaiano classe 1993 si era comunque presentato con un biglietto da visita di tutto rispetto. Proveniente dal Lanus, lo scorso anno si è rivelato uno dei migliori centrali del campionato argentino, se non il migliore, tanto da meritarsi la titolarità in Coppa America col Paraguay. Acquistato dal Milan per la cifra non indifferente di 8 milioni, in un’operazione lampo di tre giorni, Gomez ha firmato un contratto fino al 2021, ha il passaporto comunitario ed è diventato il primo giocatore paraguayano nella storia del club. L’esplosione di Gabriel Paletta, diventato un fedelissimo di Montella a suon di ottime prestazioni, ne ha però limitato le sue presenze stagionali: Gustavo, infatti, è stato utilizzato solo 314 minuti, distribuite in sette presenze, di cui solo tre dall’inizio. Ed ogni qualvolta è stato chiamato in causa non ha garantito la stessa solidità difensiva e la stessa visione di gioco che stanno caratterizzando la felice annata dell’atalantino.

Per queste motivazioni, ironizzando e giocando un po’ sui loro cognomi, in molti si stanno chiedendo, a ragion veduta, se il Milan la scorsa estate abbia acquistato il Gomez sbagliato, prendendo Gustavo al posto del Papu. Nel sorprendente inizio di stagione dell’Atalanta, infatti, brilla la stella di Alejandro Dario Gomez, detto El Papu, esterno classe 1988, capitano dei bergamaschi. Nativo di Buenos Aires, il 12 maggio di quest’anno ha ottenuto la cittadinanza italiana, circostanza che ha visto inevitabilmente accrescere il suo valore di mercato. Proprio su di lui sembra profilarsi un altro duello tra Milan e Roma (interessata al giocatore per sostituire Salah che partirà per la Coppa d’Africa), dopo quello per Anwar El Ghazi, quello per Milan Badelj e quello per il secondo posto in campionato. La strada per arrivare a lui non sembra così semplice, vista la valutazione (circa 15 milioni) e soprattutto le resistenze dell’Atalanta che non vuole privarsi di un giocatore bravo a segnare (già tre gol quest’anno) e a far segnare. El Papu (così soprannominato a causa della sua bassa statura, 165 cm) può essere definito calciatore insieme moderno e vintage. Lui stesso ha dichiarato, recentemente: “Saltare l’uomo come le ali di una volta, alla Garrincha, è il mio piacere massimo… Ora ho migliorato tecnica e visione e posso fare la seconda punta, accentrandomi come vuole Gasperini”. Un giocatore, quindi, che può essere adattato a più soluzioni: esterno vecchio stampo oppure più centrale, di fianco ad una prima punta. Montella lo sa, lo conosce fin troppo bene, avendolo allenato a Catania nella stagione 2011/2012 ed avendolo poi inseguito già dai tempi della Fiorentina. Per la verità anche l’interesse del Milan è piuttosto datato, in quanto i primi abboccamenti risalgono al 2013. Ventotto anni sono l’età giusta per approdare in un grande club e mettere a frutto l’esperienza maturata in argentina (più di 100 presenze tra Arsenal e San Lorenzo che gli hanno anche fatto vivere l’atmosfera della Libertadores) e quella maturata nella nostra Serie A, tra Catania ed Atalanta, di cui ormai è un punto fermo. Il Milan ha necessità di un giocatore bravo a saltare l’uomo, in grado di far rifiatare i pur eccellenti Suso e M'Baye Niang e, già a gennaio, ha l’occasione di rimediare all’errore di aver acquistato in agosto il Gomez sbagliato.

Massimo Iurino

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