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È il più giovane e chiacchierato allenatore della Serie A al momento: ha resistito a cinque sconfitte casalinghe, di cui quattro consecutive, sulla panchina del Palermo, impresa non da poco viste le proverbiali ire del presidente Maurizio Zamparini. È cresciuto nelle giovanili del Milan, squadra che affronterà domenica in quella che sarà probabilmente la sua ultima spiaggia. È Roberto De Zerbi. Zamparini, stranamente, mostra totale fiducia nell'allenatore e si dice convinto della scelta intrapresa e non intenzionato a cambiare, neanche in caso di retrocessione.
Quando giocava nel Milan, ricorda il Corriere dello Sport, De Zerbi era il "piccolo genio". A Foggia diventa "Luce". Aveva il numero 10 sulle spalle e tanta qualità nei piedi. I colori, però, non li aveva cambiati dalla Lombardia alla Puglia. Il suo passato, che ritroverà domenica, varrà il suo futuro. "Nessuna paura", chiede ai suoi uomini in vista del match contro il Milan. Quando era un ragazzino nelle giovanili rossonere, su di lui hanno scommesso tanti allenatori: Oscar Tabarez, Arrigo Sacchi, Fabio Capello, Alberto Zaccheroni e Mauro Tassotti. Tutti convinti sarebbe diventato un campione. Fatali, invece, gli infortuni e il salto nel grande calcio. A farlo esordire era stato Capello in amichevole, Zaccheroni gli diede qualche minuto in più. Era il Milan dei grandi nomi. In particolare Zvonimir Boban fu per De Zerbi come un fratello maggiore. Era anche il Milan dei grandi allenatori, dai quali ha imparato tanto.
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